Non doveva più esserci e invece c’è sempre stato. Il vero acquisto estivo dell’ Inter si è rivelato Ivan Perisic. A giugno il croato era in cima alla lista delle cessioni. Occorreva fare cassa per rispettare il fair play finanziario. Poi la dirigenza nerazzurra ha fatto gli straordinari, è riuscita a far quadrare i conti e a respingere l’offerta di 35 milioni del Manchester United di Mourinho. Perisic però ha speso la prima parte del ritiro tra silenzi e mugugni mal celati, convinto di dover lasciare l’Inter. Secondo il Corriere della Sera a trasformarlo è stato Luciano Spalletti che prima l’ha convinto a rimanere, poi ha costruito su di lui la nuova corazzata nerazzurra. Se c’è un inamovibile per eccellenza quello è Perisic: sempre presente nelle prime 11 partite, sempre titolare e mai sostituito. Da partente il croato si è trasformato in leader. L’ha indirettamente consacrato anche Spalletti: «Adesso in squadra c’è più di un leader». Uno di questi, oltre al capitano Icardi e a Borja Valero, è proprio Perisic. Quattro gol finora per il croato, ribattezzato quasi naturalmente «Sentenza», come il Cattivo del western di Sergio Leone. Perisic colpisce sempre alla fine, come una sentenza inappellabile.
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CorSera – Perisic, da partente a intoccabile. Con il Torino sarà…
Il croato si è trasformato in leader di questa squadra
Le prime tre reti contro Fiorentina, Spal e Crotone sono arrivate tutte negli ultimi 5 minuti di gioco, a Verona è andato in gol un po’ prima. Il suo è comunque sempre l’ultimo sigillo di
un’Inter che ha imparato anche a reagire. È ancora imbattuta, ma è già la quarta volta (Roma, Bologna, Milan e Verona) che dopo essere stata in svantaggio o raggiunta riesce a vincere la partita. Una dote notevole per chi fino all’anno scorso si squagliava alla prima difficoltà. Il carattere è la qualità che più colpisce il pubblico che sta rispondendo alla grande. Già
l’anno passato, nonostante le tante difficoltà, l’Inter aveva la media spettatori più alta della serie A. Un trend confermato in questa stagione (più di 58 mila le presenze medie a San Siro) e dalla partita di domenica prossima con il Torino: 70 mila i tifosi con un tagliando già in mano.
(Fonte: Guido De Carolis, Corriere della Sera 01/11/17)
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