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CorSera – Seedorf avanti solo e con le proprie idee. Niente Balo-Pazzini, De Sciglio…

Francesco Parrone

Incontro al destino, in compagnia solo delle proprie idee. Se si preferisce: in direzione ostinata e contraria, verso il burrone. Di tutto si può accusare Clarence Seedorf meno che non sia un uomo coerente con le proprie convinzioni. È vero che...

Incontro al destino, in compagnia solo delle proprie idee. Se si preferisce: in direzione ostinata e contraria, verso il burrone. Di tutto si può accusare Clarence Seedorf meno che non sia un uomo coerente con le proprie convinzioni. È vero che per la preparazione del derby sarà, come di consueto, decisiva la giornata della vigilia (una delle critiche che gli muovono è proprio che lo studio degli avversari viene svolto solo all’ultimo giorno) e quindi sarà oggi che verranno sciolti tutti i dubbi di formazione.

Non sono dunque escluse sorprese dell’ultima ora. Eppure, fino a ieri, non c’era alcun segnale che l’allenatore del Milan volesse derogare dalle sue convinzioni. Persino quelle che più fanno innervosire il presidente Silvio Berlusconi (che non sopporta di vedere Balotelli così solo e soprattutto così lontano dall’area di rigore) e l’ad Adriano Galliani. In questo caso le anticipazioni sulla formazione rossonera che, domani sera, si giocherà il derby di Milano numero 283 (di cui Seedorf ne ha giocati 6 con l’Inter e 22 con il Milan, segnando un gol per ciascuno) non sono solo curiosità tecnico-tattiche, ma la spia rivelatrice di quello che sta succedendo all’interno del club. Il momento è particolarmente delicato. Seedorf ha capito che la decisione su di sé è ormai presa: a fine stagione sarà addio (per questo ha parlato a giornali e tv, provando a spiegare il suo lavoro ai tifosi, di cui sente il sostegno).

Ieri si sono moltiplicate le voci che l’allenatore avesse deciso di apportare correttivi, inserendo le due punte Balotelli e Pazzini (a maggior ragione perché, a disposizione, ci dovrebbero essere anche El Shaarawy e Petagna) e i due terzini azzurri: Abate a destra e De Sciglio a sinistra. Sembra proprio che non sia così: rispetto alle critiche avanzate dalla società dopo la sconfitta con la Roma, l’unico cambiamento dovrebbe essere l’inserimento di Poli, ma Balo continuerà a ballare da solo e Abate a sedere in panchina (con Constant a sinistra). Le voci rappresentano più i desideri dell’ambiente (anche di chi, stimando Seedorf, si augurerebbe una maggiore flessibilità da parte sua), che non le reali intenzioni del tecnico. Il quale sembra aver deciso che, se comunque deve finire, finirà a modo suo. Senza mandare all’esterno (e alla società), quelli che devono sembrargli inaccettabili segnali di debolezza.

È come se Seedorf dicesse: «Io sono questo. Sono sempre stato così, mi conoscevate e mi avete fatto firmare un contratto di due anni e mezzo». Ha ragione, ma Berlusconi su di lui ha cambiato idea, anche proprio per queste sue ostinazioni. Forse non sono riusciti a cambiarti, Clarence, di certo tu non hai cambiato loro. Ciascuno con le proprie posizioni, dritti verso il divorzio.