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CorSera – Sfida tra bomber: Icardi un gol ogni 140′, meglio di Toni. Ha chance di…

Francesco Parrone

Se fosse una volata ciclistica forse il favorito sarebbe sempre Carlos Tevez: l’Apache parte dietro a Luca Toni (20 gol a 21) ma con le sue leve corte e potentissime e la sua tecnica può superare il vecchio passista modenese negli ultimi metri...

Se fosse una volata ciclistica forse il favorito sarebbe sempre Carlos Tevez: l’Apache parte dietro a Luca Toni (20 gol a 21) ma con le sue leve corte e potentissime e la sua tecnica può superare il vecchio passista modenese negli ultimi metri del campionato. I due attaccanti di Juventus e Verona si sfidano nel tardo pomeriggio, ma per festeggiare dovranno aspettare comunque domani sera: la gamba giovane e scalpitante dell’interista Mauro Icardi (a 20 gol come Tevez) può sempre spuntarla al fotofinish. Di sicuro è una bella lotta, fra tre diverse generazioni di bomber, tre giocatori che non potrebbero essere più differenti: come stile di gioco, carriera e squadra ovviamente. 

Anche le motivazioni sono differenti, ma tutte importanti e possibilmente decisive. Toni martedì 26 ha compiuto 38 anni e dopo aver segnato più di tutti anche al Bayern Monaco nel 2008, può diventare il capocannoniere di serie A più stagionato di sempre, oltre che il primo della storia dell’Hellas Verona. È curioso che il record appartenga a a Dario Hubner, che nel 2002 col Piacenza segnò 24 gol (come Trezeguet) a 35 anni. E con una doppietta all’ultima giornata mandò in serie B proprio il Verona. «Me la gioco tranquillo e sereno — dice Toni, che assieme a Ibrahimovic potrebbe essere anche l’unico capocannoniere con due maglie diverse, dopo i 31 gol con la Fiorentina nel 2006 —. Affrontiamo la squadra più forte in Italia e forse in Europa, ma vogliamo chiudere alla grande».

Comunque vada il bomber del 2015 è di sicuro il campione del mondo di Berlino, dato che ha segnato la bellezza di 16 gol su 21 da gennaio a oggi. Toni è anche quello che ha giocato più partite fra i tre contendenti e ha segnato 1 gol ogni 150’. Icardi (altri 5 gol tra Coppa Italia ed Europa League) ha segnato in campionato ogni 140’. Tevez — altri 9 gol di cui 7 in Champions — in Italia è andato a segno fin qui ogni 125’. Gli argentini sono gli stranieri che hanno vinto più volte (7) la classifica, ma l’ultimo è stato Crespo, con la Lazio nel 2001. Tevez ogni volta che ha incrociato il Verona lo ha castigato in queste due stagioni italiane e può diventare il decimo juventino re del gol, a 7 anni dall’ultimo, tale Alessandro Del Piero . E soprattutto nel warm up in vista della finale di Champions, l’Apache può scrivere un’altra bella cartolina d’addio al popolo bianconero, nella sua migliore stagione: «Tevez gioca – ha preannunciato ieri Massimiliano Allegri — e avrà la possibilità di agganciare e superare Toni. Ma entrambi meriterebbero il primato: la stagione di Toni è stata straordinaria, un modello di grandissima professionalità».

La vittoria a braccetto si è verificata 7 volte, l’ultima fu proprio quella tra il vecchio Hubner e lo juventino Trezeguet nel 1992. Nel 1973 invece venne servito un tris di primi di purissima scuola italiana: Pulici, Rivera e Savoldi. Adesso i gol giovani battono soprattutto bandiera straniera e Maurito Icardi domani contro l’Empoli ha l’occasione di entrare nel club dei vari Mazzola, Serena, Vieri e Ibra, che hanno tagliato il traguardo una volta con la maglia dell’Inter: «Certo che ci penso — confessa l’argentino, 22 anni —. A Genova mi hanno annullato due gol... Per un attaccante giovane come me, essere capocannoniere della serie A sarebbe bello. Toni e Tevez hanno fatto bene, ma si incontrano e magari io ne approfitto». Però bisogna pedalare.