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Si è chiusa ieri sera la sessione di mercato dominata dalle spese pazze del Milan (236 milioni e 11 acquisti), dalla ribalta dei ribelli che pur di accelerare un trasferimento hanno presentato certificati medici come vittime di un’epidemia, dalle formule più che fantasiose per aggirare i paletti del fair play finanziario e posticipare i pagamenti.
Come si chiede il Corriere dello Sera, chissà se è contento Spalletti di avere un reparto difensivo con soli tre centrali a disposizione (ma D’Ambrosio all’occorrenza può essere utilizzato in mezzo). Ieri intanto si è consolato con l’innesto di Karamoh che, in scadenza nel 2018, ha prima rinnovato il contratto con il Caen e poi ha potuto trasferirsi in prestito biennale con obbligo di riscatto ai nerazzurri (6 i milioni complessivi investiti). A nulla è valso il tentativo di ottenere in prestito il ritorno dell’ex Rolando, bloccato a Marsiglia da Garcia. Nel frattempo è partito Gabigol, diretto al Benfica in prestito con diritto di riscatto a 25 milioni.
(Fonte: Filippo Bonsignore, Monica Colombo, Corriere della Sera 1/9/17)
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