Può essere che il 30 giugno Andrea Stramaccioni non sia più l’allenatore dell’Inter, perché il futuro è sempre misterioso e a Milano (o a Roma) non mancano le panchine per chi finisce in quiescenza. Resta il fatto che, al di là dei rumors e dei risultaticosì negativi, in questo momento il legame fra Moratti e l’allenatore resta solido. Non è per caso che i colloqui fra presidente e tecnico sono sempre più frequenti (ce n’è stato uno anche ieri e di notevole significato) e che la costruzione della squadradel futuro resta legata alle indicazioni di Stramaccioni.
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CorSera – Strama non è la prima causa. Moratti prende in mano la situazione…
Può essere che il 30 giugno Andrea Stramaccioni non sia più l’allenatore dell’Inter, perché il futuro è sempre misterioso e a Milano (o a Roma) non mancano le panchine per chi finisce in quiescenza. Resta il fatto che, al di là...
È come se Moratti stesse cercando di capire in profondità perché la stagione che era partita benino ed era decollata a ottobre, fino ai successi in casa della Juve (3 novembre) e del Partizan (8 novembre, la decima consecutiva), si è inabissata, arrivando a risultati così negativi da togliere qualsiasi certezza sul futuro. Il presidente non ha mai considerato la scelta di Stramaccioniun azzardo, perché era stata un’idea studiata e valutata a lungo.
E non è convinto che cambiare sia la miglior soluzione, al di là del contratto del tecnico che non è in scadenza. Parlare con Stramaccioni che lui ha scelto significa provare a comprendere come si può metterlo nelle condizioni di lavorare meglio nellaprossima stagione e di dare una svolta alla storia nerazzurra, dopo due annate senza successi.
Ma è anche un modo per capire dove Stramaccioni può avere sbagliato, perché nemmeno lui è infallibile (e lo si è visto nel 2013) e dove invece può essere stato indotto in errore. Perché è evidente che all’interno della società e della squadra la presenza di un allenatore giovane e ambizioso può essere stata presa male da qualcuno, che ha fatto di tutto per remare controoppure può aver dato l’impressione che fosse possibile fare tutto e il contrario di tutto, pensando a se stessi invece che all’Inter. Così il presidente sta verificando in prima persona come è possibile mettere Stramaccioni nelle migliori condizioni per lavorare bene e di raccogliere risultati nell’interesse dell’Inter.
Per fare un esempio, l’obiettivo è evitare che nella prossima stagione si ripetano situazioni scomode come quella legata al nome di Nagatomo, che ha scelto di tornare a casa sua, in Giappone, a farsi operare di menisco. Se non è una fuga, è qualcosa di simile. Resta il fatto che da almeno un mese si sapeva che il difensore giapponese andava operato e si è perso tempo inutilmente.
Fermo restando che per dare più forza alla posizione di Stramaccioni servirebbe un finale di stagione non fallimentare,in queste ore è stata aperta una trattativa con il Cagliari per arrivare all’acquisto di Nainggolan (25 anni) e Ibarbo (23 anni), due giocatori giovani, ma già con una notevole esperienza nel campionato italiano.
Il Cagliari ha chiesto due giovani, che l’Inter considera incedibili (Longo e Duncan), perché destinati a entrare stabilmente nella rosa di prima squadra, però la trattativa è stata avviata e una soluzione non è impossibile. È la dimostrazione che nella prossima stagione verrà completato il processo di rinnovamento e di ristrutturazione della squadra. Lo si poteva fare (forse) con un anno di anticipo, ma in questo momento la scelta di un cambiamento totale non è più rinviabile.
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