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CorSera – Strama non è la prima causa. Moratti prende in mano la situazione…

Francesco Parrone

Può essere che il 30 giugno Andrea Stramaccioni non sia più l’allenatore dell’Inter, perché il futuro è sempre misterioso e a Milano (o a Roma) non mancano le panchine per chi finisce in quiescenza. Resta il fatto che, al di là...

Può essere che il 30 giugno Andrea Stramaccioni non sia più l’allenatore dell’Inter, perché il futuro è sempre misterioso e a Milano (o a Roma) non mancano le panchine per chi finisce in quiescenza. Resta il fatto che, al di là dei rumors e dei risultaticosì negativi, in questo momento il legame fra Moratti e l’allenatore resta solido. Non è per caso che i colloqui fra presidente e tecnico sono sempre più frequenti (ce n’è stato uno anche ieri e di notevole significato) e che la costruzione della squadradel futuro resta legata alle indicazioni di Stramaccioni.

È come se Moratti stesse cercando di capire in profondità perché la stagione che era partita benino ed era decollata a ottobre, fino ai successi in casa della Juve (3 novembre) e del Partizan (8 novembre, la decima consecutiva), si è inabissata, arrivando a risultati così negativi da togliere qualsiasi certezza sul futuro. Il presidente non ha mai considerato la scelta di Stramaccioniun azzardo, perché era stata un’idea studiata e valutata a lungo.

E non è convinto che cambiare sia la miglior soluzione, al di là del contratto del tecnico che non è in scadenza. Parlare con Stramaccioni che lui ha scelto significa provare a comprendere come si può metterlo nelle condizioni di lavorare meglio nellaprossima stagione e di dare una svolta alla storia nerazzurra, dopo due annate senza successi.

Ma è anche un modo per capire dove Stramaccioni può avere sbagliato, perché nemmeno lui è infallibile (e lo si è visto nel 2013) e dove invece può essere stato indotto in errore. Perché è evidente che all’interno della società e della squadra la presenza di un allenatore giovane e ambizioso può essere stata presa male da qualcuno, che ha fatto di tutto per remare controoppure può aver dato l’impressione che fosse possibile fare tutto e il contrario di tutto, pensando a se stessi invece che all’Inter. Così il presidente sta verificando in prima persona come è possibile mettere Stramaccioni nelle migliori condizioni per lavorare bene e di raccogliere risultati nell’interesse dell’Inter.

Per fare un esempio, l’obiettivo è evitare che nella prossima stagione si ripetano situazioni scomode come quella legata al nome di Nagatomo, che ha scelto di tornare a casa sua, in Giappone, a farsi operare di menisco. Se non è una fuga, è qualcosa di simile. Resta il fatto che da almeno un mese si sapeva che il difensore giapponese andava operato e si è perso tempo inutilmente.

Fermo restando che per dare più forza alla posizione di Stramaccioni servirebbe un finale di stagione non fallimentare,in queste ore è stata aperta una trattativa con il Cagliari per arrivare all’acquisto di Nainggolan (25 anni) e Ibarbo (23 anni), due giocatori giovani, ma già con una notevole esperienza nel campionato italiano.

Il Cagliari ha chiesto due giovani, che l’Inter considera incedibili (Longo e Duncan), perché destinati a entrare stabilmente nella rosa di prima squadra, però la trattativa è stata avviata e una soluzione non è impossibile. È la dimostrazione che nella prossima stagione verrà completato il processo di rinnovamento e di ristrutturazione della squadra.  Lo si poteva fare (forse) con un anno di anticipo, ma in questo momento la scelta di un cambiamento totale non è più rinviabile.