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Si sono sfidate le due compagini che hanno nel prato di San Siro il grande nemico, ha vinto chi giocava in casa. L’Inter ha rotto il sortilegio, la Fiorentina ha perso per la 12a volta consecutiva. È stata la miglior Inter della stagione, provinciale e persino operaia, anche se lontana dalla quadratura definitiva. Stramaccioni ha sorpreso ancora, confermando la propria vocazione offensiva aggiungendo Coutinho a Milito-Cassano, lasciando in panchina Pereira e Guarin. È stato un azzardo, ma l’idea di attaccare con un giocatore offensivo i movimenti di Pizarro ha pagato, perché il brasiliano ha dimostrato di essere in condizione, attento, concentrato e disponibile alle due fasi, tatticamente ben più disciplinato di Sneijder, sempre pronto a retrocedere fino al limite dell’area e poi a distendersi per guidare la ripartenza nerazzurra. La Fiorentina ha avuto un avvio di partita più stentato rispetto a quello con la Juve, per merito dell'Inter, molto minacciosa. Ma manca ancora alla squadra di Stramaccioni la continuità nervosa per governare la partita, i nerazzurri hanno accettato di subire il gioco dei viola, sperando di rompere l’assedio e ribaltare l’azione.
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