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"Non doveva succedere, quindi è ovviamente accaduto. Stretta tra le necessità presenti e le angosce future, l’Inter scende a Roma obbligata a giocarsi il suo destino e decisa a non commettere l’errore capitale che incenerirebbe la stagione e minerebbe la prossima". Il Corriere della Sera in edicola oggi fotografa così il momento dell'Inter di Mancini costretta a vincere all'Olimpico per non perdere ogni speranza di qualificazione alla prossima Champions League. Si racconta nell'articolo di De Carolis di una sfida dal doppio volto per i nerazzurri: "felice per una squadra in risalita, cupo per le troppe assenze e il forfait di capitan Icardi, neppure convocato. Senza Palacio squalificato e Jovetic infortunato, l’emergenza in attacco è un fatto, non trasformabile però in alibi. Davanti si accomoderanno l’ex Ljajic, Perisice Eder, difeso dal tecnico".
Ieri Spalletti ha pizzicato Thohir: "E' contento anche del quinto posto". Ma il presidente interista difficilmente si può considerare felice: "assillato dalle incombenze finanziarie e dallo spettro sempre più materiale di doversi accontentare di appena 8-10 milioni garantiti dall’Europa League. La cassa nerazzurra non è diversa da quella di quasi tutte le squadre, brucia liquidità come un camino scoppiettante e costringe a continui rimpinguamenti, usando ogni tipo d’alchimia, anche anticipando gli incassi delle vendite dell’ultimo mercato".
Intanto la dirigenza nerazzurra prova a trasmettere alla squadra serenità e si pensa alla strategia da adottare anche in caso di mancato raggiungimento del terzo posto. Mancini, secondo il giornale italiano, deciderà solo a fine anno senza restare e scrive che senza Champions è un po' più complicato che il mister resti.
(Fonte: Corriere della Sera, 19-03-2016)
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