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CorSera – Thohir non molla, vuole Moratti ancora presidente. Palacio top player…

In una intervista a Silvia Vallini, inviata di Sky a Giacarta, Erick Thohir, con camicia improbabile, ha spiegato, in linea generale, la sua idea di Inter, ora che sta per diventarne l’azionista di maggioranza. «Sia Moratti sia Mazzarri hanno...

Francesco Parrone

In una intervista a Silvia Vallini, inviata di Sky a Giacarta, Erick Thohir, con camicia improbabile, ha spiegato, in linea generale, la sua idea di Inter, ora che sta per diventarne l’azionista di maggioranza. «Sia Moratti sia Mazzarri hanno svolto un lavoro eccellente; mi diverte vedere le partite della squadra e di mercato non ho ancora parlato». Non si presenterà sabato a Inter-Livorno; lo sbarco a Milano è previsto in prossimità dell’assemblea straordinaria del 15 novembre, quella in cui sarà chiamato ad onorare i primi impegni economici, versando a Moratti quanto pattuito come rata d’ingresso. Thohir ha ricordato: «Amo le sfide e prendere in mano situazioni che non vanno bene per farle andar bene. L’Inter va già bene, ha una sua stabilità, una sua storia e un marchio». Thohir ha parlato della necessità di «creare una collaborazione fra proprietà e management, perché soltanto così si possono raggiungere buoni risultati; nel basket indonesiano con i Satria Muda, abbiamo vinto otto campionati dal 1998 al 2009. La speranza è quella di ripetere gli stessi successi insieme con Moratti. Insieme, non da solo. Programmeremo per vincere nei prossimi tre/cinque anni. Credo ci serva un giusto mix fra campioni e giocatori funzionali. Sono convinto dell’importanza di un settore giovanile forte per far crescere i giovani». Thohir ha ammesso che «in confronto ad altri, la mia conoscenza è pari a zero, ma seguo l’Inter da anni». E a Ventola, ha aggiunto il nome di Fresi, fra i giocatori «che hanno aiutato l’Inter, perché è facile citare Baggio e Ronaldo», che comunque non erano male.

Da queste prime indicazioni e dai paragoni con il basket indonesiano, appare evidente che l’Inter ha assoluto bisogno che Massimo Moratti accetti di restare presidente anche oltre il 30 giugno 2014, con una decisione magari non semplice e non facile da accettare per chi si è preso sulle spalle la totale responsabilità del club dal 18 febbraio 1995. La stagione resta delicata, ma si è fatta interessante, dopo il 3-0 all’Udinese; la squadra segue le linee di Mazzarri e fin qui ha metabolizzato bene il cambio di proprietà, proprio perché Moratti ne ha garantito la continuità; un cambio improvviso finirebbe per apparire una specie di salto nel buio. Valentino Rossi, sempre a Sky, è stato ben più esplicito e ha riassunto lo spirito dei tifosi nerazzurri: «Spero che Thohir porti soldi da spendere e giocatori forti, per tornare ad essere una grande squadra. Ci vorrebbe un top player e penso a Messi».

Per ora l’Inter ha un piccolo Messi, ed è Rodrigo Palacio, che in una stagione e mezza con l’Inter ha segnato 31 gol in 50 partite ufficiali. Media altissima, soprattutto per gli usi e costumi italiani. È lui il traino di una squadra, che da qui al 15 dicembre (Napoli-Inter e poi il 22 il derby) ha la possibilità di spingere sull’acceleratore, visto che il calendario propone Livorno, Bologna, Sampdoria e Parma (tre partite in casa). Zanetti, che scalpita per rientrare, ha indicato la strada: «La zona Champions è possibile, perché il campionato è molto lungo» e l’Inter, secondo logica, dovrebbe crescere e migliorare.