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CorSera – Zanetti, serata speciale d’addio. L’Inter è invitata a vincere…

Travolta dall’affetto del mondo per l’addio al calcio di Javier Zanetti, l’ Inter deve evitare di farsi travolgere dalla Lazio, in questa serata speciale, a sei giorni dal disastro del derby e in un momento del campionato nel quale non è...

Francesco Parrone

Travolta dall’affetto del mondo per l’addio al calcio di Javier Zanetti, l’ Inter deve evitare di farsi travolgere dalla Lazio, in questa serata speciale, a sei giorni dal disastro del derby e in un momento del campionato nel quale non è più possibile sbagliare, se si vuole conquistare un posto in Europa League. La curva Nord rimane chiusa (discriminazione territoriale verso i tifosi del Napoli), ma per il resto San Siro sarà esaurito, perché la serata coincide con l’ultima apparizione da calciatore di Zanetti (partenza in panchina, poi si vedrà) nello stadio dove il capitano aveva esordito in campionato il 27 agosto 1995, contro il Vicenza (1-0), a 22 anni appena compiuti (10 agosto).

San Siro che torna a riempirsi per Zanetti (856 partite ufficiali in nerazzurro) è anche un messaggio a Thohir, che sbarca oggi a Milano e sarà in tribuna: gli interisti vogliono i campioni e in cambio offrono partecipazione, passione, lo stadio pieno, grandi incassi. Un’Inter di medio cabotaggio non è in linea con la storia, la tradizione, gli usi e i costumi di chi la segue; nel 1995 il cambio di passo aveva coinciso con gli acquisti di Ince, Zanetti, Ganz e Roberto Carlos, prima che Ronaldo nel 1997 cambiasse il corso degli eventi nella prima fase della presidenza di Moratti.

Walter Mazzarri, apparso ancora scosso per quanto accaduto nel derby («siccome sono l’allenatore, mi prendo colpe e responsabilità, com’è giusto che sia, è stato un incidente, ma possiamo riscattarci »), spera nell’ultimo regalo del capitano, contro la Lazio che lunedì celebra i 40 anni dal primo scudetto: San Siro compatto e mobilitato per spingere la squadra a raccogliere una vittoria in casa che non arriva dal 9 marzo (1-0 al Torino). Zanetti ha fatto impazzire anche il mondo del web: l’hashtag del profilo @inter di Twitter in pochi minuti è balzato al primo posto dei trend italiani; ha scalato le classifiche anche all’estero ed è esplosa la partecipazione su Facebook, Twitter e Instagram. L’Inter ha invitato tutti a cambiare la propria immagine di profilo con quella celebrativa del capitano, che è possibile scaricare su inter.it. Nel frattempo sono arrivati migliaia di messaggi e di elaborazioni fotografiche celebrative e nella parte cinese del sito del club sarà pubblicata una raccolta di immagini di tifosi che si sono fotografati o fatti fotografare con la maglia del capitano.

Prima di cominciare, sul led di bordocampo apparirà la scritta «C’è solo un capitano»; nel riscaldamento i giocatori indosseranno una maglia con la scritta «Zanetti 4 grazie», riprodotta anche nella maxi-maglia che verrà sistemata in mezzo al campo. Finita la gara con la Lazio, Zanetti saluterà tutti con un giro sul prato; l’Inter gli ha preparato una clamorosa sorpresa e sarà un modo per dire grazie a chi in 19 anni ha corso per tutti e ha aiutato il club a vincere tutto. Il colpo di scena sarebbe se il capitano annunciasse: «Scusate, abbiamo scherzato; gioco ancora due anni». E Moratti (ieri ad Appiano), in mezzo al campo: «Io riprendo l’Inter, il contratto per il capitano è pronto». Ma il tempo è passato e come cantava nel 1974 Mina, che in passato ha duettato con Zanetti (2007), «non gioco più/me ne vado».