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Intervista da Il Messaggero, Fabrizio Corsi, torna sul disastroso Europeo dell'Italia. Il presidente dell'Empoli indica la strada per ripartire: "Trovare gli strumenti per far giocare più italiani. Le Nazionali giovanili vincono, però negli altri campionati giocano molto di più. A Empoli facciamo il nostro dovere, consapevoli di poter fare meglio. Bisogna dare più spazio ai ragazzi italiani: ci può essere qualche rischio,. ma in fondo è calcolato. Non abbiamo i Bellingham, però qualche buon elemento c'è. In alcune realtà come Lecce, Frosinone e la nostra si è valorizzato. Il calcio di provincia fa qualcosa di più".
"Un grande dispiacere. Penso a Spalletti e allo staff che sono stati con noi. All'inizio ho pensato che avessimo un ritardi di condizione e credevo che si potesse crescere trovando la migliore forma, come in passato".
"Siamo una società sostenibile e oggi è sempre più difficile. Prendiamo giocatori anche sconosciuti in un ambiente che sostiene. Il governo ha abolito il decreto che favoriva gli stranieri: io non lo condividevo. La Spagna da 15 anni esprime più tecnica e risultati con solo il 35% di stranieri, mentre i nostri numeri sono all'opposto. Si sono persi cultura, passione e coraggio".
"Quanti ne ho visti e quasi con tutti ho un rapporto bellissimo. Penso al talento di Montella e Di Natale, fino agli ultimi Ricci e Asllani".
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