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A fine stagione l' Inter e tutto il mondo del calcio saluterà Javier Zanetti, capitano e leggenda nerazzurra, che ha deciso di appendere le scarpette al chiodo a 40 anni. Per celebrare il campione argentino a Tuttomercatoweb.com è intervenuta un'altra bandiera interista come Mario Corso: "Zanetti non ha mai avuto le qualità di campioni come Ronaldo, ma è senza dubbio entrato di diritto fra i più grandi di tutti i tempi per quanto riguarda la storia dell'Inter. Non giochi oltre mille partite in un club a caso. Zanetti ha sempre avuto un rendimento pazzesco in campo, ma quello che più conta è il suo essere una persona vera, pulita e sana. Come già in tanti hanno detto, un vero esempio".
Peccato che in occasione di Inter-Lazio, ultima gara di Zanetti a San Siro, una parte dello stadio sarà assente."E' vero, è un peccato ma sono comunque convinto che il club o i tifosi stessi troveranno un'altra occasione per celebrare il capitano".
Quanto mancherà, a suo avvio, Zanetti in un'Inter che punta a ricostruirsi?"Molto, moltissimo, così come tutti gli altri superstiti del triplete. Piano piano se ne sono andati via quasi tutti e quelli che rimangono potrebbero andarsene questa estate. Quello era un gruppo fantastico, ma il ciclo è finito ed è giusto ripartire".
Per il capitano nerazzurro si parla di un futuro da dirigente. Non le piacerebbe, invece, vederlo in panchina, magari a guidare i giovani?"Sarebbe bello, ma credo che a Zanetti la panchina interessi relativamente. Nella sua testa c'è più l'idea di un ruolo manageriale".
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