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Costa (CorSera): «Cassano re dell’ingratitudine, di una monotonia…»

Lorenzo Roca

Alberto Costa, dalle pagine del Corriere della Sera oggi rimprovera Antonio Cassano e i suoi buoni propositi poi sempre disattesi: «Déjà vu. Tutto già visto. Antonio Cassano la fantasia l’ha stivata nei piedi. Per il resto è di una...

Alberto Costa, dalle pagine del Corriere della Sera oggi rimprovera Antonio Cassano e i suoi buoni propositi poi sempre disattesi: «Déjà vu. Tutto già visto. Antonio Cassano la fantasia l’ha stivata nei piedi. Per il resto è di una monotonia sconsolante: è sempre colpa degli altri. È colpa di Mazzarri se l’Inter gli ha dato il benservito, è stata colpa di Galliani se il Milan lo ha scaricato, era stata colpa del presidente Garrone se alla Samp la vita era diventata impossibile.Eppure Garrone era quello da ringraziare «perché mi ha aiutato», il Milan era il club sopra il quale c’è soltanto il cielo, l’Inter quello che sta addirittura sopra il cielo. A pensarci bene, però, Fantantonio è un ragazzo fortunato non perché gli abbiano regalato un sogno, ma perchéstringi stringi c’è sempre qualcuno disposto ad abboccare — Ghirardi, Moratti, Galliani, Garrone — nonostante la storia della sua vita sia esemplare: al di là delle buone maniere che uno ce le ha oppure non ce le ha, resta infatti il primatista italiano dell’ingratitudine. Per consentirgli di tornare a giocare dopo l’intervento al cuore, Adriano Galliani, quello che «faceva tanto fumo e poco arrosto», si è dovutoprodurre in acrobazie da Cirque du Soleil. Non è stato semplice trovare un medico disposto a concedergli il nulla osta. Ora peròè arrivato il momento che qualcuno lo convinca a scendere, lui e la sua presunzione, dagli anelli di Saturno».