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«Questo dovranno deciderlo i dirigenti della Juve. Io ho detto e ripetuto che quest’anno a vederla non mi sono mai divertito, ma non sono né un tifoso né un dirigente: posso dire che non ho visto una Juve all’altezza degli altri anni. Allegri ha fatto un lavoro buono sugli uomini più che sull’organizzazione, bisogna vedere che ne pensano i dirigenti. Io credo che una squadra possa giocare meglio e creare di più per gli attaccanti e la Juve quest’anno non lo ha fatto».
Della situazione di Pioli che ne pensa?
«Non so che strascichi possano lasciare questa eliminazione e il fatto che perda così tanti derby, fatti su cui la società dovrà riflettere. Però credo che negli ultimi quattro anni in Italia ci sia stata una squadra più forte delle altre, l’Inter, e non ha vinto sempre, battuta una volta da un Napoli straordinario e una da un Milan che ha overperfomato. Nella gestione Pioli secondo me mancano le ultime due settimane, ma per il resto lui ha fatto un buon lavoro, con una squadra che cercava di fare un gol più degli altri perché aveva visto che in fase difensiva non riusciva a reggere e allora ha scelto una strada diversa».
Prima ha detto che da quattro anni l’Inter è la più forte: si può colmare il gap in un’estate?
«Sì, assolutamente. Non è che tutti gli anni le squadre giocano come il Napoli l’anno scorso o l’Inter quest’anno. È chiaro che per riuscirci Juve e Milan devono saper scegliere: ai rossoneri serve un uomo importante in ogni reparto, ai bianconeri manca qualcosa a centrocampo e anche un uomo sulla fascia, ma il gap è colmabile tranquillamente».
(Tuttosport)
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