Dell'ottavo di finale tra Inter e Porto ha parlato, a La Gazzetta dello Sport, l'ex calciatore dei lusitani e dell'Atalanta Costinha:
ultimora
Costinha: “Inter, attenta a sottovalutare il Dna del Porto. Non hanno paura di nessuno”
"Lui e Conceiçao, due vecchi amici, faranno una bella partita a scacchi in questa sfida: prevedo una qualificazione apertissima, anche se nessuna sa oggi cosa ne sarà delle squadre di questa Champions dopo il Mondiale».
Costinha, chi era più felice dopo il sorteggio, il Porto o l’Inter?
—«Nessuna delle due. Il Porto sa che dall’altro lato ci sono giocatori di qualità superiore e con più esperienza a certi livelli, da Dzeko a Barella, da Lautaro a Calha. Capisco che l’Inter abbia esultato perché poteva beccare Guardiola o Ancelotti: il Porto sta un gradino più giù... Ma guai a sottovalutare il Dna di quella squadra».
Ecco, in cosa consiste?
—«Lo conosco bene, è l’obbligo di onorare la maglia ogni giorno: al Porto il lunedì si corre come la domenica. E ti insegnano a non aver paura di nessuno: ricordate come hanno eliminato la Juve di Ronaldo? Questo Dna, questa appartenenza, porta Sergio a sedere ancora su quella panchina: per ciò che ha fatto meriterebbe già una big».
Chi temere soprattutto?
—«L’attaccante Taremi lo conoscono tutti, segna valanghe di gol. Ma guardate chi lo accompagna: il brasiliano Evanilson è interessantissimo. Ma faccio un altro nome che testimonia il lavoro fatto da Conceiçao: l’esterno Galeno è diventato imprendibile e fa i movimenti giusti».
E l’Inter come l’ha vista?
—«Il k.o. a Torino, unito agli altri, ci dice che quest’anno in Italia qualcosa non va. Ma questa squadra ha eliminato il Barça: vorrà pur dire qualcosa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA