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Cottarelli: “Zhang, necessario vendere l’Inter. InterSpac? Noi ancora disponibili…”

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Carlo Cottarelli, economista, neo senatore e tifoso nerazzurro, ha parlato di Inter a Palla al Centro su Rai Radio 1 Sport

Matteo Pifferi

"Se, come sembra, Suning non può più portare capitali fuori dalla Cina, il cambio di proprietà è necessario. Poi bisognerà vedere chi viene e a che condizioni, ma la situazione finanziaria non è ottimale". Così Carlo Cottarelli, economista, neo senatore e tifoso nerazzurro, ospite di Palla al Centro su Rai Radio 1 Sport, sull'attuale situazione societaria dell'Inter e sulle voci riguardo una possibile cessione del club.

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"Teniamo conto che questi numeri di cui sta parlando, ovvero 1,2 miliardi, sono i valori della società compresi i debiti. Si parte da queste cifre e poi vediamo dove si fa a finire". Cottarelli è anche il promotore del progetto dell'azionariato popolare, che potrebbe avere un nuovo ruolo con una nuova proprietà: "Il cantiere è ancora aperto - spiega l'economista - noi siamo ancora disponibili a lavorare con chi è interessato. L'azionariato popolare ha due vantaggi: porta capitale che non vuole essere remunerato, è vero che il tifoso non ci vuole perdere però non è che chiede rendimenti particolarmente elevati; e poi le società con azionariato popolare hanno entrate per tifoso che, a parità di altre condizioni, sono più elevate, perché si crea un legame più stretto tra il tifoso e la società e quindi anche dal punto di vista economico è conveniente. Bisogna trovare qualcuno che crede in questo progetto"

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Sul rischio di ulteriori sacrifici di mercato come Skriniar, Cottarelli aggiunge che "quando la società ha poca liquidità e poche risorse, prima fa una campagna acquisti che cerca di essere in surplus, se poi non riesce a farlo inizialmente ci ripensa dopo - sorride amaramente Cottarelli - non conosco le condizioni di liquidità dell'Inter, però è chiaro che negli ultimi due anni la campagna acquisti è stata vincolata molto dalla scarsa disponibilità di fondi".

Sul capitolo stadio, il neo senatore ammette che "da tifoso è ovvio che sentir parlare di abbattimento di San Siro mi fa venire una fitta al cuore, però bisogna vedere anche le condizioni economiche a cui si può rinnovare". Infine il bilancio del Cottarelli tifoso su questo primo scorcio di stagione nerazzurra: "Ci stiamo un po' raddrizzando, sia in campionato che soprattutto in Champions. Mai dire mai, perché già in passato ci bastava vincere una partita per passare agli ottavi e non ce l'abbiamo fatta. Quindi non diciamo niente, anche se quella del Camp Nou è stata una serata da ricordare. In campionato nelle ultime due giornate c'è stato un miglioramento, speriamo continui. Dybala? Da suo grande ammiratore, per me rimane un rimpianto"

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