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Coutinho: “Inter? Ero felice, c’era gente vista solo nei videogame. Ma per un giovane…”

In estate, davvero per pochissimo, l’ex nerazzurro Philippe Coutinho non è riuscito a strappare un pass per partecipare, con il Brasile, al Mondiale di casa. Non è riuscito a convincere del tutto l’ex ct Scolari, ma dalla delusione del...

Dario Di Noi

In estate, davvero per pochissimo, l’ex nerazzurro Philippe Coutinho non è riuscito a strappare un pass per partecipare, con il Brasile, al Mondiale di casa. Non è riuscito a convincere del tutto l’ex ct Scolari, ma dalla delusione del Mondiale in poi, il nuovo tecnico Dunga non ha più rinunciato a lui. Le sue grandi gesta con la maglia del Liverpool non sono passate inosservate e, anzi, ora Cou rappresenta uno dei profili potenzialmente più esaltanti del panorama calcistico verdeoro. Su di lui si fanno già grandi paragoni, ma d’altronde, a guardare le sue magie, si merita certi applausi.

In questi giorni, Dunga lo ha convocato per affrontare le sfide con Francia e Cile. Lui, direttamente dal Sudamerica, ha rilasciato un’intervista a SporTv, in cui ha raccontato qualcosa sulla sua Nazionale, sul Liverpool ma anche sul suo passato all’Inter. Ecco il suo pensiero…

NAZIONALE - “Ho creato un po' di attesa prima del Mondiale, per una possibile chiamata per la Coppa del Mondo. Un sacco di gente ha detto che sarei stato convocato, ma io non volevo pensarci (...). Far parte del gruppo mi rende molto felice. E’ chiaro che ogni giocatore voglia il suo spazio, ed è quello che tutti cercano ad ogni convocazione e in ogni allenamento”

ITALIA e INTER - “Ai tempi mi arrivò una proposta di una grande squadra europea, che guardavo in televisione come tutti i più grandi campionati del mondo, in cui giocano i migliori. Ero molto felice. Quando sono arrivato, in ritiro ho incontrato tutte le persone con cui giocavo solo nei videogame. Ho cenato con loro. Certo, è stato molto sorprendente (...). Però lasciare un posto in cui conosci tutti per trasferirti in un altro in cui vige una cultura diversa, è molto complicato. Oltre a ciò, ho avuto molti infortuni e (...). E' difficile per un giovane trovare continuità in una squadra così”

UK e LIVERPOOL - “Il Liverpool è un grande club, che tutto il mondo conosce. Sono stato accolto benissimo fin da subito. La città è molto accogliente. Anche i giocatori sono stato molto carini al momento del mio arrivo. Gerrard, per esempio, è un ragazzo molto semplice che tratta tutti allo stesso modo (...). Nella mia posizione, è necessario creare gioco e finalizzare al meglio. Ho lavorato duro su questo”.