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«La Juventus è forte. Per il bene del campionato italiano vorrei non fosse così, ma sono forti». Hernan Crespo, ospite negli studi di Pressing, ha parlato della Serie A (Sulla Roma per esempio: "Manca quel fuoco e adesso devono dirsi le cose in faccia, Di Francesco toccherà corde che pensava si accendessero in maniera naturale".ndr) e ha anche parlato di se stesso, della sua carriera. Ecco cosa ha detto l'ex attaccante nerazzurro:
-C'è qualcosa che non rifaresti?
No, rifarei tutto.
-Cos'è il gol per te?
E' la conclusione del lavoro di una settimana, mangiavo, mi allenavo e pensavo di fare gol alla domenica, ma non sono al livello personale. Alzare la testa, vedere la gente che esulta, regalare anche cinque secondi di gioia ai tifosi, è fantastico.
-Cos'è il colpo di tacco?
Per me è risolvere un problema. Anche quando ero al Parma, mi arrivò un cross e anticipando troppo il primo palo l'ho sfiorata di tacco e ho fatto quasi gol. Era un modo di risolvere, mi è andata bene un paio di volte.
-Ancelotti?
All'inizio Carlo mi ha insegnato il modo in cui bisognava lavorare nel calcio italiano. Quello che avevo fatto in Argentina non bastava a fare la differenza in Italia, lui mi ha spiegato il movimento, i tempi della giocata, i movimenti dei compagni, lui mi ha insegnato questo.
-La Champions persa con il Milan?
Ci ripensi, resta. La sensazione di soddisfazione ma poi orrenda di aver giocata una delle mie migliori partite della carriera, fare due gol e non sono bastati. Il tempo e l'amore per il calcio me l'hanno fatta digerire. Vuol dire che non era per me.
-Il vero valore dei soldi?
Io sono rimasto sempre lo stesso in tutti i club. Dopo Buenos Aires andare a Roma per fare del mio meglio, non pensi a tutto altrimenti non puoi fare il giocatore, non dai un calcio al pallone davanti ad ottantamila persone.
-Gli anni terribili dell'Argentina con i Desaparecidos...
La mia infanzia è stata bellissima e ha connotazioni importanti, andavo a scuola con la bandiera dell'Argentina.
-Perché tutti gli attaccanti argentini sono così forti?
E non lo so, ci nasciamo, non c'è un segreto.
(Fonte: Pressing)
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