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Crespo: “Istanbul? Ma vi pare che festeggiavamo al 45′? Capii che era persa quando…”

Giovanni Montopoli

Era il 25 maggio 2005 e pochi tifosi milanisti dimenticheranno quella data. La ricorda anche Hernan Crespo, che in quella finale segnò due gol che alla fine non servirono a nulla. “Ancelotti e Crespo mi avevano rassicurato che avrei giocato...

Era il 25 maggio 2005 e pochi tifosi milanisti dimenticheranno quella data. La ricorda anche Hernan Crespo, che in quella finale segnò due gol che alla fine non servirono a nulla. "Ancelotti e Crespo mi avevano rassicurato che avrei giocato la finale, preparati, mi dissero. Dopo il gol di Maldini pensammo fosse fatta, Paolo segna e si porta il pallone d'oro a casa. La squadra gira benissimo e io mi sentivo che nessuno poteva fermarmi. Ricordo che nello spogliatoio a fine primo tempo, mi resi conto che avevo segnato due gol e mi tremavano le gambe. Pregai dentro di me perchè speravo non succedesse nulla. Attorno a me i miei compagni parlavano della gara, di quello che era successo. Qualcuno diceva che avevamo festeggiato prima, cose non vere, sono situazioni che ti insegnano fin da bambino, nello spogliatoio c'erano giocatori di spessore come me Maldini, Seedorf, Sheva, chi ha detto che abbiamo festeggiato a fine primo tempo, dire che è un infame è poco. Nella ripresa succede qualcosa di incredibile, tutte situazioni anomale, i due gol e il rigore, tutte situazioni paradossali. Il momento fondamentale è la parata di Dudek su Sheva. Quando arrivammo ai rigori capii che qualcosa non andava. Poi il Milan vinse la finale contro il Liverpool due anni dopo...e io giocavo con l'Inter, il calcio è davvero strano"