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Hernan Crespo, ha parlato al quotidiano inglese The Guardian. L’argentino ha ripercorso la sua esperienza che lo visto protagonista con la maglia nerazzurra insieme a Josè Mourinho e Zlatan Ibrahimovic, attualmente entrambi al Manchester United. “I tifosi del Manchester possono stare tranquilli, hanno due campioni, uno in panchina e l’altro in campo. Con loro lo United tornerà a vincere e ritroverà la mentalità che aveva quando stava Ferguson in panchina”.
ZLATAN – Con Ibra ci ho giocato insieme nella stagione 2008/09. Era molto impulsivo, un campione fantastico, che poteva decidere le partite con una giocata,ma ancora troppo giovane per capire l’importanza del gruppo. Il mio rapporto con lui era speciale eppure non cominciò bene. Ricordo che in un Cagliari-Inter, stavamo tutti giocando male e Zlatan era veramente arrabbiato con tutti noi. Venne da me per dirmi qualcosa, quasi a rimproverarmi. Io risposi: “Mantieni la calma, io non sono un ragazzo giovane, io sono Hernán Crespo.” Da quel momento abbiamo avuto un rapporto fantastico e nelle partite di allenamento mi faceva segnare tanto. Gli ho detto: “Se farai le stesse giocate dell’allenamento diventerai capocannoniere” ed ebbi ragione visto che in breve tempo divenne l’attaccante che in Italia segnava più di tutti.
MOU – La cosa più impressionante di Mourinho è la sua capacità di creare un legame speciale con ogni giocatore: sapeva sempre cosa dire a tutti i calciatori dopo ogni partita. Una volta, dopo una sconfitta, Ibra era furioso. Mourinho, però, è andato a parlare con lui e in pochi istanti il problema svanì. C’è stato un episodio in particolare che mi ricordo e fa capire perchè i calciatori amano Mourinho: ultimo anno all’Inter e scudetto in tasca. A Milano si giocava Inter-Atalanta, e per me era la gara dell’addio visto che i dirigenti avevano ammesso di non rinnovarmi il contratto avendo 33 anni. Mourinho è venuto da me e mi ha detto: “Hernán, ti sto mettendo in campo, sei pronto?” Non mi aspettavo questo. Sono entrato al 65 ‘e ho fatto qualcosa di stupefacente sulla destra fornendo un bell’assist a Zlatan che segnò di tacco. Ibra si complimentò con me e Mourinho si è anche emozionato.
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