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Crespo ricorda Istanbul: “Macchè champagne a fine pt, chi l’ha detto è un infame…”

Dario Di Noi

Zanetti, Oriali, Crespo, Conte, Sacchi, Galliani e Benitez sono solo alcuni dei notissimi personaggi dello sport che hanno concesso un’intervista esclusiva al nuovo programma “Heroes – Lo sport nel cuore” in onda sui canali Mediaset....

Zanetti, Oriali, Crespo, Conte, Sacchi, Galliani e Benitez sono solo alcuni dei notissimi personaggi dello sport che hanno concesso un’intervista esclusiva al nuovo programma “Heroes - Lo sport nel cuore” in onda sui canali Mediaset.

In occasione della terza puntata, in onda martedì sera in seconda serata, il sito online ha pubblicato alcune anticipazioni dell’intervista con il “Valdanito” Hernan Crespo. L’ex attaccante argentino, ora allenatore della Primavera del Parma, ha detto la sua su quella famosa finale di Istanbul (2005) persa dal Milan nonostante un vantaggio di tre reti a zero dopo i primi 45 minuti. In quell’occasione, come tutti ricordano, fu il Liverpool a trionfare ai calci di rigore. Ecco il pensiero di Crespo: “A fine primo tempo nello spogliatoio mi tremavano le gambe: avevo fatto una doppietta in finale e vincevamo 3-0. Non ci potevo credere e cominciai a pregare che non succedesse nulla nei restanti 45 minuti di gioco. Altri discutevano di calcio, discussioni anche accese, come normalmente avviene negli spogliatoi. Altro che festeggiamenti e champagne: fin da piccolo ti insegnano che le partite finiscono al 90’, chiunque faccia il calciatore lo sa. In quello spogliatoio c’erano giocatori del calibro di Maldini, Costacurta, Gattuso, Nesta, Pirlo, Seedorf e altri ancora: pensare una cosa del genere è assurdo. Dire che chi ha detto che abbiamo festeggiato sia un infame è poco”.