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Dzeko.
—«Un signor giocatore, mi è sempre piaciuto. Si è presentato all’Inter come rimpiazzo di Lukaku, ma ha sempre fatto il suo. Inzaghi ha più ricambi davanti, basti pensare che senza il belga può schierare uno come Dzeko».
Leao.
—«A campo aperto fa paura. Anche a Lecce, senza giocare chissà quale partita, è stato determinante. Non sarà un giocatore che incide per 90 minuti, ma ha quei cinque-sei spunti a partita devastanti. Chissà perché il Portogallo lo ha sfruttato così poco al Mondiale».
Manca un giocatore.
—«Il mio cuore è per Lautaro, ovviamente. Aver fatto parte del gruppo che ha vinto il Mondiale per lui si rivelerà fondamentale. Purtroppo in Qatar non è stato il vero Lautaro, non stava bene fisicamente, ma secondo me non ha fatto male, ma ha trovato sulla sua strada uno straordinario Julian Alvarez. Io sono stato attaccante e so come va la vita: in Qatar la palla non voleva entrare, ora tre partite all'Inter, tre mezze occasioni e tre gol».
Inzaghi spera di avere un contributo anche da Lukaku.
—«Il discorso su Romelu è semplice: il suo problema sono stati gli infortuni. Se sta bene, non c'è gara in Serie A: io infatti non ho ancora visto in Italia un difensore che possa sostenere fisicamente il duello con lui».
Crespo, chi vince la Supercoppa?
—«Impossibile dirlo, è una lotteria. Da allenatore direi una cosa sola ai miei giocatori: date tutto sul campo per non avere rimpianti. Da ex giocatore e spettatore, spero di vedere una partita aperta, che lasci spazio al talento dei giocatori in campo. Personalmente impazzisco per Tonali e Barella».
(Tuttosport)
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