Hernan Crespo è stato per anni tra i protagonisti del derby di Milano con entrambe le maglie. Nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, l'argentino ha raccontato il suo rapporto con Zanetti ai tempi dell'Inter: «Siamo cresciuti insieme in Argentina, anche se non nella stessa squadra. Però le nazionali giovanili le abbiamo condivise. È stato un simbolo. Non è semplice, da straniero, diventare il capitano di una squadra italiana. Lui ci è riuscito grazie all’impegno e allo stile che ha sempre saputo trasmettere alla società e ai tifosi».
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Crespo: “Zanetti vero capitano. La cosa buffa quando si arrabbiava…”
Il racconto dell'ex attaccante argentino a proposito del vicepresidente nerazzurro suo compagno di squadra ai tempi dell'Inter
Episodi particolari da raccontare?
«Non uno solo, ma tanti. La cosa buffa è che quando si era nello spogliatoio e ci si arrabbiava, perché capita anche di arrabbiarsi, non lo facevamo in spagnolo, ma in italiano: avevamo cambiato pure la lingua... E poi “Pupi”, io lo chiamo sempre così, è stato il mio capitano anche in Nazionale e lì mi ha aiutato parecchio».
Ha avuto momenti difficili con la Seleccion?
«Difficile è dire poco. Appena non segnavo per un paio di partite, la critica si scatenava contro di me: ero il bersaglio preferito. Zanetti è sempre venuto vicino a me per sostenermi, per darmi un consiglio, per dirmi che la squadra era comunque dalla mia parte. Come deve fare un vero capitano, e come lui sta facendo anche da dirigente interista».
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