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"Ora, però, si sta lasciando andare in mare aperto. Sta dando ragione a tutti i suoi detrattori ma soprattutto se prima i risultati nascondevano il non gioco, adesso tutti i nodi vengono al pettine. La Juventus non può continuare a fare queste figure ogni anno. Giuntoli ha accettato di lavorare per la squadra del cuore ma sapeva bene che doveva mandare giù due bocconi amari. Un’estate senza mercato, da turista a Milano, e un anno con Allegri in panchina. E’ stato un leone in gabbia e ora inizia a ruggire. Sarà un mercato di rivoluzione che porterà a molti cambi tra i calciatori e in panchina arriverà Thiago Motta, nella fantasia di Giuntoli, che si è mosso con largo anticipo per beffare la concorrenza di altri grandi club. Con Motta c’è l’accordo su anni e numeri ma soprattutto su intesa di come allestire la squadra"
"Allegri andrà verso l’anno sabbatico o la risoluzione del contratto a pagamento. La nuova Juventus non sarà sperimentale, i tifosi sono stanchi e non accetteranno l’anno di transizione perché ci sarà l’ennesima rivoluzione. Motta si prende una bella responsabilità. Partire dalla Juve come prima big da allenare non è per tutti. Aspettiamo qualche settimana e ne sapremo di più. Per l’allenatore prima c’è da conquistare la prossima qualificazione Champions con il Bologna".
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