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Criscitiello: “Conte sapeva già tutto, addio Lukaku peggio. Suning non dica…”

Alessandro Cosattini

Il pensiero del giornalista sportivo sull'Inter nel suo editoriale su TMW: si torna a parlare dell'ex allenatore nerazzurro

Nel suo editoriale su TMW, il noto giornalista Michele Criscitiello è tornato sull'addio di Antonio Conte all'Inter e sulle recenti strategie di mercato dell'Inter verso la nuova stagione: "Conte sarà antipatico, e lo è, sarà pazzo, e lo è, ma sicuramente non è un fesso. Quando ha lasciato sapeva già tutto. Altro che Hakimi, vendere il pezzo grosso a ridosso di ferragosto è un colpo al cuore. Sarà, forse, la prima volta che alla prima casalinga dei campioni d’Italia dopo tanti anni non ci sarà una festa ma un clima di depressione. Che senso ha spendere tanti soldi, nei due anni precedenti, vincere uno scudetto e non raccogliere nulla di quanto seminato? Un solo favore: risparmiateci la storia della pandemia. Zhang è andato in difficoltà per altre questioni. Il covid c’è stato in tutto il mondo e il giochino all’Inter non sta saltando per la pandemia ma semplicemente per i problemi di Suning che ha sbagliato a fare qualche calcolo. Marotta sta facendo, e ha fatto, un grande lavoro ma se la proprietà dà questi ordini non può tirarsi indietro. O meglio, potrebbe fuggire da vincitore ma giustamente non ha intenzione di farlo.

Quello che sta accadendo all’Inter è davvero paradossale. Così come sono paradossali i baci alla maglia nerazzura di Lukaku che dopo due mesi se ne va senza scomporsi. Certo, ormai, siamo abituati ma queste sceneggiate vorremmo non vederle più tanto ormai è chiaro che tutti, dalla A alla Z, sono calciatori che guardano al proprio interesse e di club o maglie frega meno di zero. Se ne va anche Lukaku. Lautaro resta, arriverà qualcuno ma più del danno tecnico è il terzo danno di immagine in due mesi. Conte è stata una mazzata ma, paradossalmente, Lukaku anche peggio. Arrivati ad agosto credevamo di averla scampata, invece, Suning ha bisogno di fare cassa e anche il belga se ne va. Un problema non dell’Inter ma italiano. Ve ne avevamo parlato settimana scorsa. Ritroviamo una serie A più debole senza Conte, Lukaku, Hakimi e De Paul. E’ tornato Mourinho ma vedremo, per fortuna c’è Allegri e scopriremo Giroud. La discesa che ha preso Zhang è preoccupante ma più che cedere tutti sarebbe il caso di capire a chi si può cedere la società tanto non c’è futuro e questo si è capito ormai da 6 mesi. Non vale la pena tirare avanti tanto per farlo, conviene mettere la società sul mercato e sperare di salvare il salvabile degli investimenti fatti in precedenza. Non è tifoso dell’Inter, non è legato all’Italia e più che sperare di passare indenne la tempesta conviene aprire a nuovi mercati per lasciare la maggioranza ad arabi, russi o fondi".

(Fonte: TMW)