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Il direttore di Tuttomercatoweb Michele Criscitiello dichiara, attraverso il suo editoriale, che Gian Piero Gasperini non era affatto la prima scelta per la panchina dell’Inter ma crede che, dal punto di vista tattico, la squadra ha tutto da guadagnare con l’ex tecnico genoano. La società di corso Vittorio Emanuele, invece, secondo il giornalista di Sportitalia, non è stata all’altezza della situazione che ha dovuto gestire dopo l’addio di Leonardo.
“Alla fine l'Inter ha scelto: forse non in base al gradimento ma alla necessità. Non vuole essere un'offesa a Gian Piero Gasperini, che trova una big dopo tanta gavetta, ma vuole essere semplicemente una precisazione alle strategie della famiglia Moratti. L'addio di Leonardo è stato un fulmine improvviso, dopo un'intera giornata di sole passata al mare. Non farà male, perché tatticamente con Gasperini l'Inter ci può solo guadagnare, ma il modo in cui è stata gestita la telenovela nerazzurra di sicuro lascia perplessi gli stessi tifosi interisti. Gasperini è uno di campo, che di calcio ne capisce e che ha reso grande il Genoa di Preziosi. Resta, di fatto, la quarta scelta della società. Il primo contatto è avvenuto con Bielsa, il secondo con Capello, il terzo con Villas Boas. Se per il primo l'accordo non è stato possibile per motivi familiari, risposta ufficiale e diplomatica, per il secondo c'è stato il veto della F.A.. Capello avrebbe lasciato volentieri l'Inghilterra, un treno quello interista sul quale salire subito. Per l'attuale allenatore del Chelsea, invece, è mancato l'accordo economico, di fronte all'offerta più congrua e vantaggiosa dei blues che ha raggiunto gli 8 milioni di euro per l'ex figlioccio di Mourinho. Moratti aveva pensato a Mihajlovic, il quale paga il non rapporto con Marco Branca. Di qui la scelta di Gasperini. L'Inter sembra tornata la società confusa e dubbiosa del pre-Mourinho. Josè aveva nascosto la polvere sotto il tappeto. La sua grande capacità non è stata quella di creare una squadra di campioni per il modo di giocare, ma il suo vero capolavoro è stato quello di isolare il gruppo dalla società e di motivare i calciatori a tal punto da farli rendere oltre ogni loro capacità. A Madrid sta facendo lo stesso. Allenatore- dirigente: via anche Valdano che era solo di intralcio. A Gasperini vanno gli auguri di buon lavoro, anche se la base di partenza è tutta a favore del Milan, che può ripartire con la consapevolezza che per il secondo anno consecutivo la vittoria dello scudetto dipenderà unicamente dai rossoneri".
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