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Nel suo editoriale per TMW, Michele Criscitiello ha parlato della situazione in cui si trova il calcio italiano: "Spesso ci lamentiamo che il calcio non funziona. In Italia. Ma se non funziona lo Stato, cosa ci dobbiamo aspettare dal nostro calcio che comunque prova a difendersi? Gli altri Sport si sono fermati? Giusto. Basta ipocrisia. Il calcio non è uno sport. Il calcio non è 22 giocatori che corrono dietro ad un pallone e non è solo l'esultanza per un gol. Il calcio, con tutto il rispetto per gli altri sport, si muove come un'azienda tra le prime 5 del nostro Paese ed è giusto che quando si parla di aprire fabbriche e porti si discuta anche di come far ripartire il campionato di serie A. La Nazionale, forse, è sport ed aggregazione per Mondiali ed Europei. La serie A è un'industria. Sponsor, gente che lavora, soldi che girano. E da un mese, a questa parte, si è fermato tutto. Non possiamo permettercelo. Giustamente bisogna pensare alla salute di calciatori e dipendenti. Perfettamente d'accordo. Troviamo la soluzione per tutelarli ma non è fermare tutto fino a settembre l'idea giusta".
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