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Criscitiello: “Inter-Udinese, non si può dare quel rigore. Lautaro bravo e furbo”

Fabio Alampi Redattore 

Continua a far discutere l'episodio che ha consentito ai nerazzurri di sbloccare la gara di sabato sera contro i friulani

Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, nel suo editoriale per sportitalia.com è tornato su Inter-Udinese: "L'Inter è fortissima e quest'anno è più quadrata che mai. Va a Napoli e ne fa 3, all'Udinese ne rifila 4 e la squadra che dà più garanzie è quella di Simone Inzaghi. Merito della gestione della rosa, dei dirigenti capaci e di un allenatore bravo seppur spesso sottovalutato. Se non vince l'Inter lo farà la Juventus ma deve suicidarsi la squadra di Inzaghi perché è la più forte anche se il testa a testa con la Juventus non lo auguro a nessuno.

[...] Detto questo l'Inter vince, stravince ma ancora una volta siamo costretti a parlare di arbitri e di Var. Lo ribadiamo sempre in questi casi: ignorate le squadre o il colore della maglia, proviamo a cogliere il concetto. Gli arbitri rovinano partite e campionato. Di Bello rovina tutto quello che tocca per incapacità ma soprattutto per scarsa personalità. Non vede e non concede, giustamente, il rigore all'Inter, poi lo richiamano da Lissone e non se la sente di dire a tutto San Siro che quel rigore non si può dare. Al netto dell'ingenuità del difensore dell'Udinese, una palla innocua sulla quale Lautaro non ci sarebbe arrivato neanche con jet privato. Concedere un rigore quando c'è equilibrio totale, con una squadra che imposta la partita sulla difesa e poi sulle ripartenze, serve un arbitro a rompere gli equilibri.

Ovvio che adesso uno può pensare "ma che sta dicendo questo che è finita 4-0". Qui sta l'errore. Il problema, per le grandi, in queste partite non è farne 3, 4 o 5. La difficoltà in questi match è sbloccare la partita. Se lo fai con un rigorino è ovvio che poi ti cambia tutto e finisce in goleada. Di Bello non ha carisma e neanche qualità. Era a due passi, non può cambiare idea andando al var per un tocco che dal vivo a 2 metri ti accorgi anche della forza della trattenuta. Lautaro è bravo e furbo perché è un grandissimo attaccante ma questi giocatori trovano campo aperto quando sanno che a fischiare c'è gente scarsa come Di Bello. L'Inter è una macchina perfetta, bella da ammirare e ora riesce tutto alla grande alla squadra di Inzaghi".



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