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Nel suo editoriale per TMW, Michele Criscitiello ha parlato dell'ipotesi di esportare il nostro calcio in Cina: "Solo al pensiero mi viene da prendere una tachipirina mille perché mi sale la febbre all'improvviso. Gravina dice: "La serie A in Cina? Per ora no". Miccichè della Lega Calcio lo segue. Facciamo una cosa: per ora... e mai la serie A non si tocca. Anche perché se vai in Cina devi portare i big match Milan-Inter, Juventus-Napoli e Roma-Lazio. Non credo che i cinesini, e non sono le formine che si mettono in campo durante gli allenamenti, si accontentino del big match Empoli-Frosinone. La visita italiana del boss cinese Xi Jinping ha fatto male a qualcuno. La serie A non ha bisogno di riempire gli stadi cinesi, li riempiamo anche in Italia (vedete il record di incasso dell'ultimo derby di Milano) e anche se ci coprono di soldi diciamo NO. Non ammazzate l'ultima cosa che resta agli italiani. C'è il turismo (che da un pò perde soldi anche quello), abbiamo le belle città, la pizza, la pasta al sugo e il calcio. La Lega e la Federazione non devono rispondere... "Per ora NO". Risposta sbagliata, Jerry. La risposta esatta è "MAI". Tre letterine semplici semplici. In Italia hanno già distrutto il calcio anni fa. Siamo senza stadi, eravamo così belli quando potevamo avere solo tre stranieri e l'Italia si imponeva nel Mondo con coppe e Nazionale. In Cina hanno i soldi ma lasciamo che Zhang venga da noi e si scomodi con il suo volo privato senza farci delle assurde fantasie di esportare un qualcosa che funziona solo perché è "roba nostra"".
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