Michele Criscitiello ha parlato del caso Eriksen e di Antonio Conte nel classico appuntamento con il suo editoriale su TuttoMercatoWeb. Il direttore del portale di Sportitalia ha attaccato il tecnico dell'Inter dopo la decisione di far entrare in campo il centrocampista danese nei minuti di recupero della sfida contro il Bologna:
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Criscitiello: “Conte, Eriksen umiliato ingiustamente: Marotta lo difenda. La stupida retorica…”
Il direttore di Sportitalia e TuttoMercatoWeb ha espresso il suo pensiero attraverso il suo editoriale sul caso Eriksen
"La medaglia d'oro la diamo, però, ancora ad Antonio Conte che riesce a far parlare male del suo operato anche quando vince tre partite consecutive. Bene con il Sassuolo e con il Bologna, abbastanza bene ma fortunato in Germania, ci avrebbe potuto risparmiare l'ennesima umiliazione a Eriksen. Non veniteci a dire è un professionista e deve entrare quando lo decide il mister. Guadagna 7 milioni e deve fare quello che dice il mister. Risparmiateci questa stupida retorica perché nessuno sta dicendo a Conte di non fare i cambi che vuole al novantesimo. Ma scusate se sappiamo ancora distinguere una umiliazione continua da una scelta di campo. Sinceramente ingiustificata.
Non sappiamo se il danese abbia fatto qualcosa all'allenatore, ma sicuramente questo atteggiamento non si giustifica. Bisogna avere rispetto di un professionista che non ha messo una pistola alla tempia di Marotta per venire a giocare nella gloriosa squadra di Conte. Può non piacerti, Antonio, lo abbiamo capito e per fortuna tra un mese riapre il mercato ed Eriksen sicuramente non chiederà i soldi con un cappello in mano al Duomo di Milano, ma in tutto ci vuole rispetto. Sì all'esclusione, sì alla panchina, no alle umiliazioni settimanali. Entrare al 91esimo e vedere la faccia di un ragazzo così ha fatto male a chi ama il calcio e per Conte non ci sono giustificazioni. Anzi, una società presente che ti ha rinnovato la fiducia anche quando c'erano solo nuvole all'orizzonte dovrebbe farsi valere e pretendere spiegazioni. Da Marotta ci aspettiamo qualche segnale anche in difesa del "suo" investimento".
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