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La sconfitta contro la Juventus è stata la nona in campionato per un'Inter che è scivolata al terzo posto in classifica. "L'emorragia è nei fatti, ovvero nei numeri, visto che Lautaro e soci sono reduci da tre sconfitte nelle ultime 4 giornate di campionato. La verità è che Inter adesso è una squadra nuda, stanca, acciaccata e con i nervi a pezzi. Con tutti i difetti che stanno prendendo il sopravvento sui pregi. Con il forte sospetto che il gruppo non sia in grado di reggere impegni ravvicinati", commenta il Corriere dello Sport.
L'Inter e Inzaghi si giocano tutto ad aprile, tra campionato, Coppa Italia e Champions League. L'obiettivo primario è cercare di tornare ad essere prolifici in attacco: "Tra i dati più evidenti, c’è la difficoltà a fare gol. Sono stati soltanto 8 nelle ultime 9 gare disputate, tra cui 2 rigori e l’incornata su angolo di Lautaro nel derby con il Milan. A proposito del Toro, finché ha tenuto botta, l’Inter è riuscita cavarsela. Ora che si è spento, nessuno è stato in grado di sostituirlo come goleador", spiega il CorSport. Dzeko, infatti, è a secco dal 18 gennaio (Supercoppa), Lukaku ha segnato solo 3 gol nel 2023, 2 delle quali su rigore e Correa è rimasto out per infortunio ed è rientrato domenica contro la Juventus senza incidere.
A far discutere è anche il dualismo che si è creato in cabina di regia: Brozovic, recuperato sì dall'infortunio, sembra ancora lontano dal top della condizione e, al momento, rischia di pestarsi i piedi con Calhanoglu che, da mezzala, ha perso efficacia. "Il problema è che l’ex-Milan si è abituato al nuovo ruolo e fatica a riciclarsi come mezz’ala. In questo modo, l'Inter perde molto sia in sviluppo sia in contenimento. Una scelta sembra ormai presa: a fine stagione, il croato farà le valigie. Nell’immediato, però, occorre trovare un nuovo equilibrio. E magari pensare di coinvolgere di più Gagliardini e Asllani. Poiché in vista di un tour de force, ogni risorsa potrà risultare utile", ipotizza il quotidiano.
Il terzo motivo che spiega la crisi dell'Inter è anche l'infermeria: nelle ultime settimane si sono fermati Skriniar e Bastoni, con i soli Acerbi, Darmian e De Vrij ad essere immuni agli stop fisici. "In infermeria, intanto, sono finiti pure Gosens e Dimarco, con il risultato che le scelte di Inzaghi si sono ulteriormente ridotte, senza contare il rendimento sconcertante di Dumfries. E allora forse, in difesa, la coperta era corta sin dall’inizio…", chiosa il CorSport.
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