LEGGI ANCHE
"Da Spalletti a Garcia, al ritorno di Mazzarri: senza cessioni, senza rinnovi, con acquisti finora ingiudicabili. Un girone trascorso precipitando sempre più in basso: Elmas l’ha spuntata ed è stato ceduto, Zielinski ha rifiutato il prolungamento e si comporta in campo come un parametro zero «qualsiasi», Osimhen coperto d’oro prima di andare in Coppa d’Africa e primo partente in estate. De Laurentiis si è assunto la responsabilità del crollo dopo il pari casalingo col Monza anticipando innesti di mercato. Il presidente è in vacanza in Spagna mentre il suo club tocca il punto più basso, il suo vice, il figlio Edoardo, si è concesso anche lui uno stacco dalla tensione della crisi".
"Il crollo del Napoli è questo: uno stato mentale misto di confusione e depressione, una squadra sì forte ma non capace di gestirsi. Figlio delle scelte sbagliate post scudetto. Si può discutere del modulo, delle occasioni sprecate, dei gol subiti come all’oratorio. Ma tutto è troppo, tutto è quasi inverosimile. Si può recriminare sugli infortuni, sulle assenze. C’è di più: il Napoli ha toccato il fondo senza guardarsi mai indietro. Che giochi Raspadori o Simeone, a questo punto, viene dopo. I campioni infelici hanno toccato il fondo, e da lì si può soltanto risalire. Se c’è voglia".
(Corriere della Sera)
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA