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Crosetti: “Inter buco nero del campionato. De Boer alieno, dirigenza assente. La conferma…”

Maurizio Crosetti sulle pagine de La Repubblica analizza il momento dell'Inter, soffermandosi su Frank de Boer.

Simona Castellano

Maurizio Crosetti, sulle pagine dell’edizione odierna de la Repubblica, ha commentato il momento dell’Inter.

Ma chi sa davvero sa solo retrocedere (nel senso, almeno per il momento, di camminare all’indietro) è l’Inter, cinque sconfitte in 11 partite, la conferma di De Boer già andata in aceto, si presume. L’Inter avrebbe anche qualche buon momento ma è solo e sempre roba soggettiva, nulla che dia l’idea di un ragionamento collettivo. Una squadra di una monotonia di marmo anche nella qualità individuale che non è affatto pessima, e questa è un’aggravante. La trama è persino banale tanto è ripetitiva: l’Inter va sotto, resta impassibile e aspetta che il suo allenatore realizzi ed elabori l’accadimento, cosa che normalmente gli richiede tre quarti d’ora. I cambi, questi sconosciuti. Sparigliare le carte, mai. Per un po’ di movimento è toccato aspettare il 75’, quando De Boer si è accorto di avere anche una panchina (nel senso delle riserve) e allora ecco Palacio e Perisic. Non pervenuti, per scelta tecnica, Gabigol e Jovetic, ma siamo sicuri che una squadra in cui segna solo Icardi possa fare la schizzinosa con le punte? L’Inter è il buco nero del campionato. Meno 10 punti rispetto allo scorso anno a quest’epoca (la Juve, per dire, più 12, il Milan e la Lazio nel loro piccolo più 3, la Roma identica, il Napoli meno 2) ed è quella con l’organico migliore, secondo noi, dopo i bianconeri: lo diciamo in un momento impossibile, insostenibile. Perché l’Inter potrebbe essere molto più di questo, se solo avesse due dettagli come un allenatore e una dirigenza, invece dell’alieno e degli assenti. Ecco, l’allenatore: ieri sera bastava seguire il gioco della Sampdoria, la sua impeccabile linea difensiva, il rombo di centrocampo con notevolissima qualità, le punte che sanno sempre dove andare, per capire che un tecnico come Marco Giampaolo ne vale dieci di quelli pescati all’estero non si sa come, non si sa perché. Idem Gasperini, che proprio all’Inter fallì ma in una fase nerazzurra da manicomio, prima e dopo invece solo squadre eccellenti, il Genoa e l’Atalanta soprattutto. […] Il campionato dei gamberi sta dunque dicendo che quasi tutti hanno impiegato malamente l’estate nel tentativo di avvicinarsi alla Juve. Il Napoli si è indebolito, la Roma è forte solo di uno Dzeko nuovo, l’Inter è l’inserto satirico del campionato. Incoraggiante il Milan dei campioncini con i brufoli: contro il Pescara, per lo meno, chi è andato a San Siro si è divertito”, si legge sul quotidiano.

(Fonte: La Repubblica)

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