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Crosetti: “Inter da scarabocchio a disegno. Juve meno feroce…”

L’Inter ha guardato sempre la Juve negli occhi, non è fuggita da un’altra parte, e proprio questo si doveva capire nellastrana sfida di metà settembre, un derby d’Italia in maglietta e bermuda: capire se l’abisso...

Francesco Parrone

L’Inter ha guardato sempre la Juve negli occhi, non è fuggita da un’altra parte, e proprio questo si doveva capire nellastrana sfida di metà settembre, un derby d’Italia in maglietta e bermuda: capire se l’abisso spalancato l’anno scorso ci fosse ancora. A occhio, forse non c’è più, non così almeno. Sempre a occhio, la Juve sembra ora più compassata,quasi flemmatica, appena due minuti di ferocia su novanta, utili per riprendere subito l’avversario per la coda: non è dalei. Come non è da lei scendere dal primo posto in classifica che occupava da 48 eterne giornate (8 aprile 2012), merito del Napoli onnivoro. E della flemma, appunto. Il campionato non può ancora decidere niente, l’estate serve per i tornei serali e non per i verdetti scolpiti, ma qualcosa si intuisce.

L’Inter, per esempio, era uno scarabocchio ed è diventata un disegno: Mazzarri ha messo i mattoncini del Lego al posto giusto, e scommettiamo che il giovane Icardi di partite ne giocherà parecchie dall’inizio. Il suo precipitare nella gara, con quel corpaccione e quei movimenti da vero bomber, l’ha cambiata profondamente. Fino a quel momento, in campo non c’era neppure una prima punta, la Juve non le prevede, l’Inter per ora le aspetta (arriverà anche Milito). Invece Icardi dimostra quanto il calcio possa anche essere semplice: metti un centravanti e quello tira in porta, e magari segna con l’unica palla che tocca. Lo svantaggio ha fatto alla Juve l’effetto della scossa elettrica sulla rana, l’ha svegliata per quel poco che le è bastato per non perdere. Ma a Conte di sicuro non basterà.

E’ solo una sensazione, forse una sfocatura di prospettiva, ma in certi momenti la Juventus è sembrata fiacca dentro. Certe pause di studio, l’anno scorso non se le sarebbe concesse. Ha mostrato poco il bagliore dei suoi denti da squalo, e si sa che lei non può cedere neppure un grammo di crudeltà a nessuno. Specchiandosi nell’illustre e un po’ troppo quieto avversario, l’Inter si è ritrovata: un buon viatico. Il precoce partitone ha proposto cose belle e brutte. Brutti, anzi orrendi i buuu a Pogba e Asamoah, con ripetuti richiami dello speaker. Brutto l’errore insolito di Chiellini. Bella la freschezza di Taider, Pogba e Icardi, belli gli istinti rapaci di Vidal, belli i guizzi di Alvarez.

Bella anche la direzione di Orsato, uno che lascia giocare all’inglese, è sempre sicuro e mai tracotante: non hasbagliato nulla, è già uno dei nostri migliori arbitri e secondo noi diventerà il più bravo.