- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Il giornalista Maurizio Crosetti, sulle pagine di Repubblica, ha commentato la vittoria per 2-0 dell’Inter nella semifinale d’andata col Milan. Primo round per i nerazzurri, ma i rossoneri potranno contare su Leao al ritorno.
Un insostituibile e due irrefrenabili decidono un derby che è stato un gran falò di legna secca, un rogo immediato e tremendo, meno di undici minuti per la vampata nerazzurra che può essere già definitiva, dunque finale (di Champions). L’insostituibile è Leao: la sua assenza, una voragine. Gli irrefrenabili, il trentasettenne Dzeko e il trentaquattrenne Mkhitaryan: è bastata una loro spintarella per mettere a sedere ogni gioventù e velleità altrui.
L’Inter è più squadra del Milan, più completa e ampia nell’organico. Superiore, ma anche il Napoli lo era rispetto ai rossoneri, però non è bastato. Da una parte, Dzeko e Lautaro più Lukaku, rigenerato; dall’altra, solo Giroud che è stato l’unico ultratrentenne a non iscriversi al club dei senzatempo.
Il punteggio è solenne, e il Milan può ipotizzare di rovesciarlo martedì solo se torna Leao, ma anche in quel caso saremmo al limite dell’impresa himalayana. Sorprende la perfezione quasi assoluta dell’Inter in Champions, che scava nuovi rimpianti per il campionato. Ma è un’altra perfezione ad avere chiuso il discorso, quella di due draghi d’area, due classici degli anni Ottanta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA