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"La festa nerazzurra, cominciata al Meazza e scivolata inevitabilmente verso il Duomo, ha acceso i colori la notte. Del resto era iniziata l’estate scorsa, e non finirà tanto presto: il derby si è limitato a sublimarla. Prima di salire i sacri gradoni del Meazza, molti padri si sono fatti un selfie con i figli davanti alle storiche torri, perché in tanti dovranno mandare a memoria il 22 aprile 2024. Le sciarpe “in edizione limitata” sono apparse invece illimitate nel numero e nella moltiplicazione ovunque, in vendita al passaggio: altri pezzi di memoria da toccare, da stringere. Il freddo e il vento sono stati presto spostati ai bordi, lungo la cornice della notte: dettagli, in fondo, rispetto ai bollori che ognuno portava dentro in questo gran rito cittadino, negli angoli e nei rettilinei di uno stadio meraviglioso che solo una follia potrà cancellare. I berretti di lana e gli ombrelli, le cerate e le mantelline, e i cappucci, certo: i milanisti come Cappuccetto Rosso, poi è arrivato un lupo interista e se li è mangiati tutti".
(Repubblica)
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