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Maurizio Crosetti, giornalista di Repubblica, ironizza sulla partecipazione di Luciano Moggi al workshop per procuratori (in programma a Pescara) in qualità di primo relatore qualificato (sul manifesto viene identificato come dirigente sportivo). Un personaggio radiato dal calcio, al quale si concede ancora troppo spazio. Scrive Crosetti: "Lucianone salirà in cattedra insieme, tra gli altri, a Pierpaolo Marino e Pierfilippo Capello (è il figlio), senza dimenticare Patrick Bastianelli, Alessandro Casaglia e Donato Di Campli nonché “un ospite a sorpresa”. Personaggi illustri, ma Moggi di più. E per chi si iscrive entro il 18 aprile, 50 euro di sconto. No, non è un’omonimia. Si tratta dello stesso Moggi per il quale il Consiglio di Stato ha appena confermato, in ultima istanza, la radiazione a vita per i fatti di Calciopoli che mandarono in serie B la Juventus di cui Moggi era direttore generale. Lo stesso Moggi che scrive per Libero e che è possibile ascoltare come opinionista in alcune trasmissioni televisive. Ma che un radiato faccia pure lezione ai ragazzi, forse questo è un po’ troppo. O no?"
L'organizzatore del corso, Mattia Grappasonno, ha risposto così alle critiche: "Luciano Moggi è un maestro che ha ancora molto da insegnare. Fino a prova contraria non ha ammazzato nessuno, e nella sua lezione qui da noi spiegherà i rapporti tra società di calcio e agenti dei giocatori. Moggi è colui che acquistò Zidane e Ibrahimovic, mica l’ultimo arrivato!».
(Repubblica)
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