Ampio editoriale di Maurizio Crosetti sulle colonne di Repubblica dopo i verdetti della decima giornata di Campionato che, di fatto, non ha mosso gli equilibri ai piani alti:
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Crosetti (Repubblica): “Campionato spaccato, prevedibili vittorie delle big. L’Inter…”
Editoriale sulla decima giornata di campionato
"Ci sono due campionati tagliati nel mezzo come una mela: quello di chi vince e quello di chi perde. Le prime vincono tutte, e zero pareggi. Aveva cominciato l’Inter e poi le altre in rincorsa, di slancio allegro. Un sacco di gol molto spettacolari e ce n’era bisogno, dopo le nausee e le tristezze di questi giorni: non è anestesia, è bellezza. Stupendo il doppio gesto volante di Bernardeschi, sublime lo stop con stoccata di Mertens, esattissima la punizione di Dybala (non di meno quella di Mertens, ancora lui), galoppante la prodezza di Taarabt, liftato in corsa il colpo di Simeone. Mai troppa la tecnica, mai esagerata la bravura. Si va allo stadio per cose così. Se poi si guarda meglio dentro la diversità delle prevedibili vittorie, si scopre che Inter e Napoli hanno concesso troppo ossigeno a chi non doveva averne più (si rischiano gli scudetti, alla lunga, con atteggiamenti del genere), mentre la Juve ha reagito al solito gol scemo preso (più un altro mezzo, da brividi) e ha soffocato la sua precarietà difensiva con 10 gol in quattro giorni (riecco Higuain), in totale adesso sono addirittura 31. Una potenza d’urto che sabato potrà combinarsi a San Siro con la ritrovata vena del Milan, quattro reti al Chievo per rendere più saldo Montella versus Allegri, il quale contro la Spal ha sfoderato un altro spogliarello simbolico: dopo l’antico cappotto, stavolta un più modesto giubbotto ma il segnale è chiaro. Quando l’allenatore fa lo streap-tease vuol dire che la Juve non è più sopportabile nel suo vagare: infatti, all’istante, dopo quel gesto da Kim Basinger la squadra ha smesso di turbare il suo condottiero. È sempre un problema gestire le notti di metà settimana, qualcosa bisogna elidere e sacrificare, la vena può farsi opaca, tipo quella della Roma contro il Crotone: è servito un dubbio rigore ai giallorossi (Var presbite) per mantenere vittoria e posizione. Sembrava più comodo anche il successo della Lazio, scattata di slancio a Bologna e poi un poco sfortunata (i pali di Immobile) e un poco rattrappita. Brutta la crisi isterica di Lulic contro Inzaghi al momento della sostituzione. Una scena che si sta vedendo troppo spesso e quasi ovunque, come se questi calciatori non sapessero in alcun modo contenere un istinto basico, bambini egoisti e capricciosi, bamboccioni non poco piagnoni. Tra le molte immagini del gioco, questi assurdi sfoghi stanno diventando inaccettabili. Se fossimo al posto dei presidenti, andremmo giù di vanga nello stipendio dei lunatici, stai a vedere che poi gli passa. Sempre beffato il povero Benevento mentre continua a precipitare il Toro che senza Belotti è come se non ci fosse. A Firenze non entra quasi in campo e viene sgretolato come un biscotto. Ottima la partita dell’ex granata Benassi, gol e assist: almeno lui, Mihajlovic lo conoscerà?".
(Repubblica)
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