Il giornalista de la Repubblica, Maurizio Crosetti, commenta la prima giornata di Serie A e le prestazioni delle big che hanno in parte deluso in chiave lotta scudetto: "Narra la leggenda che Luka Modric ieri sera abbia guardato l’Inter in tivù e che si sia destato di colpo, come quando ci si sveglia da un incubo, sudato tipo Spalletti contro il Sassuolo. Anche se non aveva mangiato pesante, Modric aveva sognato di lasciare il Real Madrid, la finale mondiale e le sue svariate Champions League per giocare nell’Inter. Ma per sua fortuna non era vero niente. Non si può dire che i nerazzurri manchino di coerenza e identità: sono sempre loro, ancora così. Il Sassuolo li ha surclassati correndo a doppia velocità e mandando il pallone nei posti giusti. È servito del tempo per capire che l’Inter non appariva così lenta, con i fotogrammi separati se non bloccati non per colpa del pietoso collegamento tivù (se questo è il futuro, ridateci il trasformatore a valvole in bianco e nero e Nicolò Carosio) ma perché era proprio così di suo, paralizzata nei centri nervosi. Una pena, davvero, altro che l’anti-Juve. Poi, certo, i giocatori forti non mancano e questo brutto incubo finirà, però sorprende che tutto cambi perché nulla cambi. Tomasi di Lampedusa tifava nerazzurro (Modric no).
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Anche se siamo ancora nella stagione del gioco aperitivo, e in effetti la tempertura tra sabato e ieri era più da mojito che da campionato, qualcosa già si intravede. Le squadre sono una mescola non troppo bilanciata di vecchio e nuovo, però si deve capire se Inter, Napoli e Roma appartengano allo stesso sistema solare della Juventus, intorpidita come un leone in fase digestiva, pigra e compiaciuta, anche un po’ distratta a Verona. Ma piena di giocatori, pure troppo, in eccesso di fantasia ma poi, un istante dopo, in sviluppo di potenza, quasi un ammasso nell’area avversaria. E con quel tizio di altra specie animale, Cristiano Ronaldo, il gorilla albino della Serie A: farà sempre la differenza, specialmente quando sembrerà non farla, come contro il Chievo".
"(Fonte: la Repubblica 20/8/18)
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