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Cruz: “Mihajlovic? Un amico dal cuore buono. Mancini? Un martello nella testa dei giocatori”

Alessandro De Felice

Questa sera, in occasione dei sedicesimi di coppa Italia, si troveranno uno contro l’altro due grandi amici: Mancini e Mihajlovic. C’è un ex nerazzurro, tra l’altro molto amato, dal popolo nerazzurro che li ha vissuti per quattro anni e...

Questa sera, in occasione dei sedicesimi di coppa Italia, si troveranno uno contro l’altro due grandi amici: Mancini e Mihajlovic. C’è un ex nerazzurro, tra l’altro molto amato, dal popolo nerazzurro che li ha vissuti per quattro anni e stiamo parlando di Julio Ricardo Cruz. Ecco il suo pensiero, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Mancio e Sinisa? Le racconto subito un aneddoto: mi era capitato più volte di incontrare Mihajlovic come avversario: io centravanti del Bologna, lui centrale della Lazio. Erano botte, una volta litigammo anche in campo. Poi, quando ci siamo ritrovati all’Inter, siamo diventati amici. Sia da giocatore che da vice di Mancini, Sinisa era uno che ti aiutava sempre: e infatti sta avendo una bella carriera, si vede che i giocatori gli vogliono bene. Lui ha il volto un po’ da cattivo ma è una persona dolce e altruista. Mancini rispetto al 2004 sembra cambiato?  Una cosa secondo me non ha cambiato: l’idea di dare consapevolezza ai propri giocatori sulla forza che hanno. Lo faceva allora, e l’Inter a quel tempo aveva campioni, ma lo fa anche adesso: se credi in te stesso e in ciò che fai, beh, al 99% vinci. Questa, oltre al calcio che propone, è la sua grande forza. Come finisce stasera?  Penso che vincerà l’Inter, che non ci saranno sorprese. So che Mancini sta lavorando continuamente sulla testa dei giocatori: vuole che l’Inter torni a far paura”.