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Novità importanti per la panchina azzurra. Il candidato numero uno, scelto per sostituire Conte, Roberto Donadoni, sembra irraggiungibile come anche dichiarato ieri da Joey Saputo: "Roberto ha un contratto fino al 2018, il problema non esiste: l’ho trovato sereno e determinato, sa di essere parte del progetto che stiamo sviluppando e mi ha ribadito la sua volontà di fare questo percorso insieme".
Ecco dunque che il nome di Capello non è tramontato, al di là delle sue parole freddine (e le dichiarazioni di Tavecchio sulla cantera sarebbero proprio anche un messaggio-risposta alle perplessità dei vari candidati): Don Fabio per considerare l’idea si aspetta un’investitura forte, senza condizioni. E comunque a Udine, prima di Italia-Spagna, avrà un faccia a faccia con Tavecchio, anche per darsi risposte reciproche un po’ più definitive. Se anche Capello dovesse uscire di scena, le piste diventerebbero due: entrambe potrebbero – anche se non necessariamente – prevedere la figura di Lippi come supervisore delle nazionali. La strada «federale», dunque Di Biagio/Cabrini oppure gli ex ragazzi mondiali, Tardelli e Cannavaro; la strada del campionato, con le candidature di Ventura e Gasperini. Più difficile convincere Ranieri a lasciare la Premier (e probabilmente la Champions).
(Gazzetta dello Sport)
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