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C’è anche lui tra i protagonisti dell’Inter. Cosa pensa del suo momento?
—"Anche se non ha più l’età per l’Under 21 continuo a seguirlo in Serie A e sta facendo molto bene, l’Inter è una grande occasione e la sta sfruttando. Ha avuto bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi, ma pian piano sta dimostrando le sue qualità. Pochi mesi fa è accaduto lo stesso a Thiaw con il Milan, dopo una fase iniziale di ambientamento si è preso il giusto spazio".
Trova analogie tra le loro esperienze?
—"Non è facile trasferirsi in un campionato duro come la Serie A. Bisseck giocava in Danimarca, Thiaw in seconda serie tedesca. Si tratta di tornei meno competitivi e in cui c’è poca pressione, la differenza rispetto all’Italia è evidente e bisogna fare i conti anche con la lingua. Quando il Milan acquistò Thiaw, nel 2022, parlai con Maldini e Massara, al tempo dirigenti del club, e mi spiegarono la differenza culturale. Da voi i giovani hanno bisogno di oltre un anno per essere considerati pronti, mentre all’estero è diverso. Yann Aurel e Malick si sono adattati invece con grande velocità".
Nel 2022, è stato lei a credere di nuovo in Bisseck dopo un periodo non positivo. Come l’ha convinta?
—"Aveva già giocato nelle nostre nazionali, ma il percorso nelle selezioni giovanili della Germania si era fermato per gli infortuni. Le qualità non gli sono mai mancate, ha fisico ed è un difensore veloce, difficile da saltare. Può fare però qualcosa di meglio in fase di impostazione e nei contrasti. Lì spesso si accontenta, nel calcio di oggi si deve rischiare un po’ di più. All’Inter crescerà".
Lo ha sentito nell’ultimo periodo?
—"Dopo la notizia del trasferimento all’Inter mi sono complimentato con lui, presto lo chiamerò per fare una chiacchierata. Vale lo stesso per Thiaw, sono stati due dei miei capitani".
(Gazzetta dello Sport)
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