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"Nonostante il colombiano abbia voluto fortemente l’Inter, mandando in missione sotto traccia il suo agente Alessandro Lucci, nel ricordo della gente pesano più le scintille di ieri che il desiderio di oggi. Tutto iniziò il 2 marzo 2016, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Perisic che, dopo un fallo sullo juventino e la seguente reazione, gli mise le mani al collo. Su quella stessa fascia Juan e Ivan sono sembrati spesso l’uno il nemico giurato dell’altro. I due hanno avuto altri incontri ravvicinati del terzo tipo, come nel caso del fallo da rigore in favore della Juve a fine 2020-21.
"Quell’immagine si è cristallizzata nella memoria e ha contribuito ad appiccicare con un po’ di fretta al colombiano l’etichetta di simulatore e “tuffatore”. Qualche maligno sempre sui social è andato pure a ripescare tensioni latine dall’altra parte del mondo: nel 2019, in Cile-Colombia, Cuadrado mandò k.o. Alexis Sanchez, out per l’Inter per tre mesi. Ancor più fresco, e ancora più beffardo — se si pensa che la stessa scena potrebbe ripetersi ora a maglie invertite —, è il ricordo della battaglia del 4 aprile allo Stadium. Lukaku vittima di cori razzisti fu espulso anche su”segnalazione” di Cuadrado", ricorda Gazzetta.
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