Intervistato a Inter Channel Riccardo Cucchi ha parlato della sua ultima radiocronaca.
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Cucchi: “Radiocronaca? È importante emozionarsi per emozionare. Ho urlato quando…”
Intervistato a Inter Channel Riccardo Cucchi ha parlato della sua ultima radiocronaca.
Queste le sue parole: "Che emozioni proverò? La stessa emozione che c'è ogni volta che entro nello stadio, è importante emozionarci per trasmettere le emozioni a chi ascolta, non penso al fatto che sia l'ultima radiocronaca. Penso che arrivi anche il momento di chiudere il microfono. Come si fa a non essere entusiasti avendo avuto il privilegio di entrare in uno stadio ogni domenica, di vivere una partita, emozionare, è il lavoro più bello del mondo. Prima radiocronaca? Ero a Campobasso a farmi le ossa, il Campobasso era promossa in serie B, fu chiamata a disputare la Coppa Italia con la Fiorentina, parliamo dell'81. Il Campobasso vinse clamorosamente con un gol di un molisano, fu una festa memorabile. Non piangerò oggi, promesso.
Consigli per questa carriera? 1) Non gridare, non serve gridare per emozionare, non serve alzare la voce. 2) In radiocronaca la cosa importante è raccontare dov'è la palla, chi ascolta non sa dov'è. 3) Non aver paura del microfono, rispettarlo, perché significa rispettare chia scolata. 4) Poi non essere di parte, raccontare tutto così com'è. Con la Nazionale, però un urlo l'ho fatto, era il calcio di rigore di grosso, ma ho urlato tantissimo anche a Madrid, non lo dimentichiamo. Quando non siamo collegati ascoltiamo gli altri. Chi lavora in 'Tutto il calcio' sa che deve ascoltare, perché si tratta di una trasmissione d'equipe. Programmi? Ho tante passioni, ho vissuto il calcio con tanta passione, amo la Rai, ma ho fatto anche altre cose e ho tante altre cose, devo riprendere il violino, mi piace la musica lirica e domenica finalmente pranzerò con mia moglie, fettuccine al ragù. Poi riascolterò 'Tutto il calcio'. Un grande in bocca al lupo all'Inter. Prato di San Siro? Non mi era amai successo di scendere sul prato del Meazza, grazie a tutta l'Inter, tra poco pesterò il prati di San Siro".
(Fonte: Inter Channel)
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