Tantomeno Spalletti? Oppure le concede delle attenuanti?
“La convinzione è sempre la stessa: non si può allenare la nazionale con la mentalità e la strategia di un tecnico da club”.
Rimedi?
“Affidare la squadra non a un allenatore che viene dal campionato e che pretende tempo per stare con i giocatori e per imporre le proprie idee. Bisogna mettere alla guida degli azzurri un selezionatore. Una persona che provenga dai quadri federali e che sia in grado di guidare la nazionale in pochi giorni. Che selezioni, non che alleni”.
Ci sono pochi giocatori italiani che giocano nelle squadre di club, un disco che stanno mettendo su in molti.
“In parte è vero ma le nostre meravigliose nazionali giovanili, la Under 17 e la Under 19, stanno ottenendo successi”.
Il talento della speranza al quale appigliarci?
“Francesco Camarda, mi dicono abbia segnato 483 gol nelle giovanili del Milan e nelle altre squadre in cui ha giocato. Ha 16 anni ma ricordo che a quell’età debuttarono in nazionale Renzo Vecchi, detto il Figlio di Dio, e Gianni Rivera, detto il Golden Boy”.
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