Cucci: “Radja e Nicolò le favole di Cagliari. Barella salva il pazz’Antonio e Nainggolan…”

A Cagliari brilla Radja Nainggolan, mandato in prestito in estate dall'Inter. Nella squadra nerazzurra, invece, viene sempre più fuori la stella di Nicolò Barella. Sul Corriere dello Sport ne ha parlato Italo Cucci:

"Giulini ha scelto con serenità di riprendere a Cagliari il... pericoloso Nainggolan, lo scudiero di Spalletti, la favola dell’Inter. Con Icardi. Quando per favola s’intende bischerata epocale. Il Ninja non dà spettacolo personale. Maran ha abolito il narcisismo, non si farà ingannare dagli incensatori spudorati che saltano dal Sarriball al Rompiball recitando sermoni presuntuosi. Vai a leggere quella cinquina di goleador di ieri e fa effetto rammentare che Rog era il pupillo di De Laurentiis, ma non gliel’hanno cresciuto come meritava; che Simeone era dell’impaziente Fiorentina, forse sacrificato al Chiesa che non migliora; e Joao Pedro che s’è fatto mezzo Brasile e se volete ve ne racconta la storia ma s’accontenta anche della Sardegna; e naturalmente Nainggolan, basta la parola che tradotta in italiano vuol dire rimpianto.

A latere c’è lui, Nicolò Barella - “quello di Cagliari”, Conte dixit - che in poche ore ha salvato con un gol da esposizione il pazz’Antonio e contribuito all’ormai scontato successo della squadra del cuore, la squadra che fu di Rombo di Tuono ed è più che mai sua, del tamburino sardo che le ha procurato un pacco di euromilioni, passando all’Inter dopo esser stato cresciuto lì, nell’isola, da Matteoli, alla scuola Gigi Riva. E alla corte azzurra di Roberto Mancini. E adesso - mi dicono - cosa volete? Dal Cagliari un’altra lezione di calcio. Da Nicolò un altro gol per l’Italia. Bello come quello di San Siro. Abbiamo bisogno di favole. Di favole e di emozioni, come quella del minuto 13 dedicato a Davide Astori, le lacrime che rigano il volto della tifosa di un Cagliari che non deve fermarsi".