Mercoledì Tottenham e Inter si affronteranno in una gara speciale. Ai nerazzurri basterà un pareggio per staccare il pass per gli ottavi di Champions, ma non sarà un'impresa facile. La Gazzetta dello Sport ha intervistato Carlo Cudicini, ex portiere degli Spurs e ora assistente di Sarri al Chelsea:
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Cudicini: “Inter, attenta all’assalto del Tottenham. Spurs in grande condizione fisica”
L'ex portiere degli Spurs ha parlato della sfida che si troverà di fronte mercoledì l'Inter
Se questo derby doveva rappresentare la prova generale per il Tottenham in vista della sfida decisiva di Champions di mercoledì per l’Inter, c’è da essere preoccupati.«Sicuramente non serviva questa partita per scoprire o riscoprire la forza degli Spurs. Il copione è consolidato da tempo. Il gruppo è stato plasmato in quattro anni di lavoro. E in estate il Tottenham si è concesso persino il lusso di non operare sul mercato. Ormai gioca a memoria».
Che cosa deve preoccupare l’Inter?
«L’aggressività iniziale e le ripartenze veloci. Nella prima mezz’ora di sabato, la spinta del Tottenham è stata incredibile. È impressionante anche la fase di riconquista del pallone, con il rilancio rapidissimo dell’azione».
Un consiglio per l’Inter?
«Entrare in campo con il motore già caldo. La gestione della prima parte della gara può rivelarsi fondamentale. Bisogna essere pronti all’assalto del Tottenham. Del resto, in una serata in cui l’avversario si gioca le ultime speranze di qualificazione in Champions, non puoi aspettarti un avvio all’acqua di rose».
Paragoni tra questo e il suo Tottenham?
«Impossibili e non solo perché la rosa dei calciatori è cambiata in profondità. Ai miei tempi, gli Spurs erano un club in cerca di una dimensione. Oggi frequentano in pianta stabile la Champions, hanno una rosa di giocatori giovani e di grandissimo livello e la società ha allargato i suoi orizzonti, come dimostra la decisione di ristrutturare il White Hart Lane. L’impianto da oltre sessantamila posti rappresenta un’ulteriore tappa di crescita per il Tottenham».
A proposito di stadio, in quali condizioni versa Wembley dopo i problemi di venti giorni fa?
«La situazione è leggermente migliorata, ma il fondo resta un campo di patate. Giocare con questo prato non è facile. Strano, vero? Una volta Wembley era il tempio, lo stadio inglese per eccellenza. Ora il terreno è uno dei peggiori in assoluto. L’Inter dovrà confrontarsi anche con questa problematica».
Sfida aperta?
«Il Tottenham, almeno per quello che ho visto nella partita contro di noi, è in grandi condizioni di forma. La prestazione di alcuni giocatori è stata fantastica. Kane, Alli, Eriksen, Son: stiamo parlando di un gruppo importante».
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