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Cugini (GdS): “Nuova Inter, vecchi difetti. Ma con Jovetic e Perisic tridente devastante”

Mimmo Cugini, editorialista della Gazzetta dello Sport, analizza per conto del quotidiano la prima parte di stagione dell’Inter: “La nuova Inter di Mancini al momento assomiglia molto a quella vecchia. Quella che nella scorsa stagione...

Riccardo Fusato

Mimmo Cugini, editorialista della Gazzetta dello Sport, analizza per conto del quotidiano la prima parte di stagione dell'Inter: "La nuova Inter di Mancini al momento assomiglia molto a quella vecchia. Quella che nella scorsa stagione subiva tanti (troppi) gol e che faceva una gran fatica a servire palloni giocabili a Mauro Icardi. La rivoluzione voluta dal tecnico di Jesi è ancora in atto, il cantiere nerazzurro resta aperto tanto che mentre la squadra va in Cina soprattutto per ragioni di marketing, Stevan Jovetic sbarca a Milano e nei prossimi giorni anche Ivan Perisic e Felipe Melo vestiranno la maglia nerazzurra (così almeno spera Mancini che li ha indicati come fondamentali nel suo progetto). E Miranda, reduce come Medel dalla Coppa America non si è allenato ancora un giorno con la sua nuova squadra.

Tutto questo rende più difficile il lavoro di Mancini perché ad una squadra che alla fine sarà rinnovata per 8-9 undicesimi non si potrà chiedere di essere subito al top. Eppure il campionato parte tra meno di un mese e in un gruppo nuovo una partenza convincente può essere una bella iniezione di autostima.

La premessa ci porta all’analisi della disgraziata tournè in Cina dove l’Inter ha rimediato tre sconfitte in altrettante partite, subendo 5 gol senza segnarne neanche uno. Calcio d’estate, per carità, ma gli errori difensivi che si sono (ri) visti avranno messo i brividi al popolo nerazzurro e le difficoltà ad avvicinarsi alla porta avversaria non possono non preoccupare. Bayern e Real sono avversari fuori portata e su questo non ci sono dubbi, per questo la sconfitta che brucia di più è quella nel derby col Milan, nel quale Mancini ha deciso di schierare molte riserve quasi snobbando l’avversario e rimandando al campionato i giudizi definitivi sulla superiorità cittadina.

Se la scelta è stata fatta per salvaguardare la preparazione allora possiamo essere (in parte) d’accordo col tecnico, se invece era mirata a far riposare i titolari per evitare una figuraccia col Real, be’ allora la strategia è miseramente fallita visto il 3-0 rimediato contro gli uomini di Rafa Benitez. Nella costruzione del gioco dell’Inter manca l’uomo che ha il cambio di passo, quello che spacca le difese avversarie e serve palloni a Icardi.

Con Jovetic il livello tecnico dell’attacco nerazzurro si alza parecchio, anche se il montenegrino nelle ultime stagioni al City ha giocato più da seconda punta che da esterno o trequartista. Ma Mancini può ritagliargli il ruolo giusto e il tridente con l’arrivo di Perisic può diventare devastante. Velocità e imprevedibilità negli ultimi 30 metri, ecco quello che Jovetic e Perisic possono dare alla nuova Inter. Mancini, nonostante le tre sconfitte, ostenta ottimismo sul futuro nerazzurro ma il tempo adesso stringe.