Gaetano Curreri, leader degli Stadio, è stato ospite negli studi di SkySport24 e ha detto la sua sul calcio, una delle sue passioni: “Due generazioni mi hanno colpito nel calcio, quella di Scirea e quella di Facchetti(a loro due ha dedicato anche una canzone.ndr), era un calcio che non ritrovo da nessuna parte, fatto di uomini che guardavano al di là dell’orizzonte. C’è un filo sottile, immaginario, che mi lega molto all’ex capitano nerazzurro anche perché giocavo a calcio da terzino sinistro e mi chiamavano con il suo nome. Non c’è l’Italia ai Mondiali, un grande dolore, ma troveremo il modo di vedere il bel calcio. Vero che non casca il mondo, ma i Mondiali sono un momento di aggregazione, anche quelli che non seguono il calcio li vedono, chi non ci ha portato al Mondiale deve prendersi questa responsabilità. Vincere il nostro Sanremo è stato come vincere per il Leicester, in quello stesso anno, inaspettato, quando vincono gli outsider è bellissimo”.
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Curreri: “Scirea e Facchetti simboli di un calcio fatto da uomini che guardavano oltre”
Il leader degli Stadio ha parlato della sua idea di sport e dei due ex giocatori di Juventus e Inter
(Fonte: SS24)
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