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Il derby di Milano, da sempre, vive su una doppia sfida: quella in campo e quella sugli spalti. La sfida nella sfida è infatti rappresentata dalle coreografie delle due curve che in ogni stracittadini danno spettacolo. I settori più caldi del tifo rossonerazzurro spezzano i luoghi comuni sul tifo organizzato perché sono ideate, concepite e realizzate dal popolo delle curve. Dove scopri che c’è anche chi studia disegno industriale, architettura, Belle Arti. Chi è un mago del computer. Si ritrovano nei weekend e di notte per mettere tutta la loro passione in qualcosa da mostrare con orgoglio. Completamente autofinanziate, diverse nei contenuti (banali) di quelle che si scoprono negli stadi di proprietà dei club (tipo Barcellona o Juve), le coreo del derby milanese fanno parte dello spettacolo. La tv tedesca Zdf ha addirittura prodotto un docu-film entrando nel cuore del tifo interista. I giornalisti al seguito hanno trascorso qualche notte con i ragazzi della Nord e se ne sono tornati in Germania affascinati, quasi increduli. Gli «artisti» delle curve, una trentina per parte, hanno cominciato il lavoro circa 3 mesi fa. Entreranno allo stadio domani, alle 8 e mezzo del mattino, per l’allestimento. Per dribblare la pioggia hanno piegato le tele sotto i più grandi cavalcavia cittadini. La Sud milanista, giocando in casa, potrà sfruttare anche il primo e il terzo anello blu: hanno dipinto a mano 5.600 metri quadrati di stoffe. Il “Ti te dominet Milan” nerazzurro e il “salto di Hateley” rossonero sono entrati nella storia di una sfida che, da decenni, non fa registrare il minimo incidente. Il derby del tifo è iniziato non appena sono usciti i calendari della A. Questa volta chi vincerà?
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